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Ripresa amara per il Catanzaro. Dopo la pesante sconfitta per 4-0 nella finale di andata dei play off contro la Cisco Roma con cui la squadra potrebbe aver compromesso la promozione, ieri è scoppiata la contestazione dei tifosi. In 400 ieri pomeriggio hanno “accolto” la squadra, al Ceravolo per riprendere la preparazione in vista del ritorno, non risparmiando accuse a nessuno. I quattrocento che ieri pomeriggio hanno occupato la curva “Massimo Capraro” dovevano essere gli stessi che domenica scorsa hanno assistito ad una delle più grandi umiliazioni sportive nella storia del club per la quale i tifosi non sembrano trovare giustificazoni. Tra i più bersagliati dai contestatori il centrocampista Bruno, espulso nel primo tempo, ma anche il centrale Di Maio, Mosciaro, il quale sul 2-0 ha fallito il rigore che poteva riaprire la gara e capitan Gimmelli. All’uscita dagli spogliatoi i calciatori sono stati accolti dagli inviti ad “andare a lavorare” in quanto tutti colpevoli, secondo i supporter, di aver contribuito a mandare in fumo un’intera stagione. La contestazione non ha risparmiato neanche i soci dell’Fc, tutti invitati a lasciare la società. Un clima teso dunque, confermato anche dalla presenza allo stadio delle forze dell’ordine per tutta la durata dell’allenamento. A fine seduta mister Auteri si è fermato a parlare con i tifosi ai quali ha chiesto scusa per quanto successo due giorni prima, e sulla squadra ha detto: «in campo non è stato fatto nulla di quello che avevamo preparato per tutta la settimana».
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