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di BIAGIO TARASCO
MATERA – Lino Capolicchio lo definisce “piccolo fenomeno” ed è sicuro che il materano Claudio Salvato, otto anni, avrà un futuro da attore. Una conferma è già arrivata dalla quarta edizione del Tropea Film Festival, che si terrà dal 17 al 23 agosto, dove il film “Non te ne andare”, del ventitreenne regista pugliese Alessandro Porzio, che vede come protagonista Claudio Salvato per la prima volta sullo schermo, è stato scelto fra le cinque pellicole finaliste. La selezione è avvenuta fra 223 film italiani. In finale, oltre a “Non te ne andare”, c’è anche “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo. «Se ci hanno scelto – ci dice Claudio Salvato – vuol dire che siamo stati bravi». In “Non te ne andare”, coprodotto da AL Film e Arteofficina con appena 12 mila euro, recita anche l’attrice materana Mariangela Caruso. Il talento di Claudio per la recitazione non era sfuggito già in prima elementare alla sua maestra della scuola “Minozzi”, Lella Fossanova, che più volte ha spronato i genitori ad iscrivere Claudio a corsi per attori. «All’inizio – racconta Fabrizio, il papà di Claudio – non abbiamo preso in considerazione i consigli della maestra. Gli attori e registi che hanno conosciuto Claudio mi hanno però parlato delle sue pause fantastiche, che per ottenerle richiedono anni di studio. Quando ci siamo presentati a Bari per il provino di “Non te ne andare”, il regista non l’ha fatto neanche terminare ed ha scelto subito Claudio». Tuttavia l’approdo del piccolo materano nel mondo del cinema è stato del tutto casuale. Lo si deve all’attrice Maria Pia Autorino, che nell’estate del 2008 ha incontrato Claudio a Matera per strada con la mamma e, dopo lo scambio di poche battute, ha capito di trovarsi di fronte ad un attore nato. Ma in un primo momento la Autorino non si è sbilanciata. «Mia madre – ricorda Claudio – si fermò a parlare con una sua amica, che era in compagnia di Maria Pia, che noi non conoscevamo. Dopo ci salutammo e tutto sembrava finito lì. Invece, dopo qualche settimana Maria Pia ha telefonato a casa ed ha chiesto ai miei genitori di accompagnarmi a Roma per un provino alla presenza di Lino Capolicchio». Al grande attore, che cercava interpreti per una grossa produzione in via di realizzazione con un cast internazionale, aveva parlato di Claudio proprio la Autorino. Il provino fu superato brillantemente ed il nome del talentuoso Claudio Salvato da quel momento ha iniziato a girare nell’ambiente del cinema, fino ad arrivare alle orecchie del regista di “Non te ne andare”. In seguito Claudio è stato chiamato per girare anche nella fiction “Mia madre” di Ricky Tognazzi, che fra gli interpreti vede Bianca Guaccero. Inoltre, Alessandro Porzio ha richiamato Salvato per una parte nel cortometraggio “Evadere” e nel mediometraggio “Zahara”. Di Claudio si fida e ha potuto constatarne il talento già sul set di “Non te ne andare”, dove alcune scene le ha lasciate così come erano state cambiate dall’improvvisazione del piccolo attore della città dei Sassi. Ma in Claudio non c’è solo improvvisazione. «Per il film di Porzio – evidenzia papà Fabrizio – mio figlio ha imparato a memoria 36 pagine di copione. In alcune scene recita lunghi monologhi con pause che si è studiato da solo». La vita di Claudio Salvato, intanto, continua regolarmente nella sua Matera, dove spesso lo raggiungono alcuni attori con cui ha lavorato, che sono diventati amici di famiglia. Resta inoltre forte il legame con Lino Capolicchio. «L’unica differenza rispetto a prima – sottolinea Claudio – è che ora i miei amici e cuginetti mi chiedono l’autografo. Per il resto, continuo a giocare alla playstation, studio, mi piace la lettura e gioco al calcio». Perché la vita non è solo un film, e Claudio lo sa.
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