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di PARIDE LEPORACE Un luogo sacro con un sottotetto a far da tomba. Il cadavere di una ragazzina che sembrava scomparso nel nulla. E la posizione dell’eterno sospettato che si aggrava ritornando ad essere imputato di omicidio. La chiesa della Santissima Trinità, Elisa Claps e Danilo Restivo. Se il cadavere ha parlato attraverso studi e osservazioni parlano anche le carte che giacevono negli archivi sulle indagini condotte sulla sparizione della sedicenne. Il Quotidiano si è impegnato in un difficile lavoro di ricerche e documentazione (non sono certezze ma elementi avvalorati da atti dei processi) per poter offrire ai lettori quello che effettivamente accadde a partire dal 12 settembre. Sono decisivi i primi 140 minuti per comprendere l’orrendo delitto. Utili le prime 48 ore per capire gli eventuali sbagli e da chi furono eventualmente commessi.
L’OROLOGIO DELLA VICENDA
ORE 11,10 Elisa Claps esce da casa per incontrare la sua migliore amica. Eliana De Cillis da anni rifiuta di parlare con i media. Solo oggi sappiamo che è l’ultima persona che ha visto con certezza Elisa viva. Sapeva che la Claps doveva incontrare Danilo Restivo.
ORE 11,30 Elisa e Danilo s’incontrano nella chiesa della Trinità. Nessuno ricorda di averli visti. Sono entrati da un’altra parte? Cosa devono fare? Elisa segue Danilo nei piani superiori? E’ uno dei nodi cruciali da ricostruire.
ORE 11,45 Secondo il racconto che Danilo Restivo farà ai poliziotti Elisa lascia la chiesa mentre lui si sarebbe fermato ancora a pregare. Se Restivo è l’assassino cerca di condurre le indagini fuori dalla Santissima Trinità sperando come accadrà che nessuno vada a guardare nel sottotetto.
ORE 11,30-13,10 In questi centodieci minuti i magistrati di Salerno collocano l’omicidio di Elisa. Nella chiesa si svolgono ben due messe. Il luogo dell’orrendo delitto è acusticamente isolato. Nessuno ode grida del martirio.
ORE 13,15 Restivo si fa accompagnare dalla sorella e dal cognato al San Carlo per farsi medicare una piccola ferita alla mano destra che si sarebbe provocato con una caduta nel cantiere delle costruende scale mobili.. Il medico Michele Albano sarà interrogato nei primi giorni d’ottobre e dichiarerà che Danilo presentava una ferita alla mano di un centimetro e non sanguinava. I suoi vestiti non presentavano tracce vistose di sangue o fango. Se Danilo è l’assassino vuol dire che in pochi minuti è stato in grado di potersi cambiare gli indumenti e farli sparire.
ORE 16 Antonio Claps, padre di Elisa, si reca all’ufficio Soccorso pubblico della questura di Potenza e denuncia la scomparsa della figlia. Dichiara a verbale di sapere che Elisa è uscita di casa alle 11 per incontrare la sua amica Eliana e da questa essere accompagnata ad un appuntamento con Danilo Restivo alla chiesa della Trinità.
ORE 18 Danilo parte indisturbato per Napoli in autobus. Nulla risulta essere fatto dagli investigatori fino a questo momento.
13 SETTEMBRE
ORE 10,30 La polizia convoca nei suoi uffici due amiche di Elisa: Angelica Abbruzzese e Eliana De Cillis. Le ragazze vengono sentite insieme. A distanza di anni e con il senno del poi osserviamo che le due amiche non sono state ascoltate divise in modo da poter far emergere eventuali contraddizioni. Angelica ed Eliana riferiscono dell’appuntamento di Elisa con Danilo. Il verbale è firmato solo dalle due ragazze e non da poliziotti.
ORE ? Non si sa a che ora arriva a Potenza il bus che riporta Danilo Restivo da Napoli. Gli investigatori per tutte queste ore si limitano ad aspettare questo pullman al terminal della corsa. I genitori prelevano Danilo ad una fermata precedente messi in allarme dal fatto che la polizia lo ha cercato inutilmente a casa chiedendo di avere i vestiti di Danilo che non vengono consegnati. Il poliziotto Vito Eufemia ha recentemente dichiarato a “Chi l’ha visto” di aver chiesto informazioni ai superiori e di aver ricevuto l’ordine di lasciar perdere. Quel sequestro poteva essere effettuato senza nessuna autorizzazione secondo quando prevedono gli articoli 347 e 354 del codice di procedura penale. Sarebbe stato poi compito del magistrato convalidare l’atto d’iniziativa della polizia giudiziaria. I genitori portano Danilo in questura.
ORE 19 La polizia è a conoscenza della ferita medicata in ospedale e decide di effettuare un sopralluogo nel cantiere delle scale mobili per farsi spiegare le modalità della caduta. Non si scorgono tracce né della caduta né del sangue. Le versione di Restivo non convince la polizia che lo riaccompagna in questura. Il verbale è firmato dall’ispettore Pace.
ORE 21,30 L’ispettore Donato Pace interroga Danilo Restivo. Gli investigatori non ritengono attendibili le sue dichiarazioni. Il verbale non precisa a che ora finisce l’interrogatorio.
ORE 22,30 Sempre l’ispettore Pace interroga Eliana De Cillis. Eliana e Danilo sono i personaggi chiave del giallo
ORE 23,30 Si presenta spontaneamente in questura Giuseppe Carlone che abita nello stesso palazzo di Elisa. Al vice ispettore Vito Eufemia dichiara di aver visto la ragazza alle 13,40 in via IV novembre verso l’omonima scalinata che sbuca in via Mazzini. Carlone descrive con esattezza i vestiti che indossava Elisa. Oggi sono reperti del macabro ritrovamento della Trinità. Questa testimonianza sarà decisiva per spostare le indagini lontano dalla chiesa. La verità giorno dopo giorno si allontanerà dal luogo dove Elisa Claps giace cadavere da circa 48 ore. Infatti giorno 16 il questore dell’epoca dichiara ai giornalisti: “La ragazza si è allontanata volontariamente”.
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