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MATERA – Un no secco ed unanime alla soppressione della Provincia di Matera è arrivato ieri dal Consiglio provinciale straordinario convocato dal presidente Chietera e dal capo dell’esecutivo Stella proprio per prendere una posizione forte ed unanime sul rischio, ventilato, eliminato ma pare solo accantonato di soppressione delle cosiddette mini provincia. Un documento comune dell’Upi che sottolinea il carattere di “incostituzionalità” di un provvedimento di questo tipo che era stato almeno immaginato nei giorni passati. L’ordine del giorno sottolinea come «le Province sono pronte a fare la loro parte di sacrificio attraverso un ulteriore contenimento della spesa corrente ed in particolare dei costi della politica e delle spese di personale ma chiedono al Governo di allentare i vincoli del patto di stabilità”.
Un percorso virtuoso di razionalizzazione delle province viene indicato dell’Upi ed è il percorso che anche il Consiglio provinciale di Matera ha indicato come necessario nel documento approvato. Diverse le sfumature tra le diverse parti politiche sul ruolo e sull’utilità delle Province. Comune l’idea di una razionalizzazione (sui modi le visioni sono diverse) e la critica verso un provvedimento del Governo che è stato criticato e giudicato “un pasticcio” dal consigliere provinciale d’opposizione D’Amelio.
Il Consiglio era stato aperto dalla nomina di Angelo Garbellano ad assessore e dalla surroga con la consigliera del Pd Marzano. La dimissionaria Mastrosimone è stata sostituita da Francesco Garzone (Idv).

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