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MATERA – E’ stato convalidato, dalla Cassazione, il decreto di destituzione con il quale il ministero della Pubblica istruzione, nel 2001, aveva destituito dall’incarico un professore di diritto ed economia della scuola superiore accusato di aver palpeggiato alcune studentesse dell’ultimo anno.
Per questo motivo il docente che esercitava anche la libera professione di avvocato fu sospeso dall’ordine degli avvocati e nello stesso tempo subì un periodo di sospensione dal servizio per cinque anni, prima di essere riammesso in servizio e successivamente sospeso. La decisione arriva a quasi 20 anni di distanza dai fatti che risalgono al 1991. Gli episodi si svolsero nell’istituto Tecnico Commerciale Loperfido di Matera. . Qui il professor Francesco C.P. aveva commesso una serie di abusi, a piè sospinto, nei confronti delle sue studentesse prese di mira con «attenzioni fisiche e allusioni sessuali, discorsi ed atteggiamenti turpi, palpazioni corporee maldestramente celate». Il professore aveva patteggiato la condanna penale nel febbraio del 1998, divenuta irrevocabile nel settembre 1998. Nel febbraio 2000 veniva riaperta dal ministero, dal momento che l’iter processuale del docente si era concluso, la procedura disciplinare e, nel gennaio 2001, veniva emanato il decreto di destituzione. Il prof. si era appellato al tribunale del lavoro di Matera chiedendo l’annullamento della sanzione espulsiva e la decisione è stata confermata dalla Corte d’appello di Potenza nel 2006. Adesso – con la sentenza 12848 – la Cassazione ha respinto il reclamo del prof. convalidando il decreto di espulsione dall’insegnamento.

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