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«LA PROVINCIA di Matera non verrà toccata»: questa informazione, arrivata ieri sera alle dieci meno venti dal senatore Cosimo Latronico, ha cambiato il senso di una giornata convulsa in cui si temeva che la Provincia di Matera sarebbe stata cancellata.
Motivo: ha pochi abitanti, è un peso eccessivo per le pericolanti casse statali, bisogna eliminarla come si fa con i pesi morti sulle mongolfiere per consentire loro di tornare su.
Era quanto tutti – a destra e a sinistra – avevano compreso dalla sera precedente, interpretando i commenti del ministro dell’Economia Giulio Tremonti alla Finanziaria di passione predisposta dal governo.
E invece ieri sera, non prima, Latronico fa sapere che per ventiquattr’ore nessuno aveva capito niente e la Provincia di Matera non sarebbe stata toccata. Nello stesso tempo, il governo attraverso Tremonti fa sapere: non si toccherà nemmeno una provincia italiana.
Latronico ha riportato quanto gli avrebbe assicurato il premier Silvio Berlusconi nel corso dell’incontro tra il capo del governo e i deputati e senatori del Pdl, riuniti nella Sala Regina della Camera per ascoltare l’illustrazione della manovra appena varata dal governo.
«Ancora una volta – è stato il commento notturno di Latronico – il presidente Berlusconi dimostra attenzione nei confronti della Basilicata». In realtà, Berlusconi ha fatto sapere a tutta Italia che non avrebbe abolito alcuna provincia. Che avesse più o meno dei 220.000 abitanti, cifra-discrimine del provvedimento.
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