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La Commissione di inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, presieduta dall’on. Leoluca Orlando, ha aperto un’indagine sulla morte di un uomo, avvenuta il 25 marzo scorso in provincia di Cosenza. Lo rende noto un comunicato dell’a Commissione in cui si afferma che «a provocare il decesso si sospetta possa esser stata un’iniezione di dopamina».
«A quanto si apprende da fonti di stampa – è scritto nella nota – il settantenne, che il 14 marzo aveva accusato un lieve malore, era stato portato d’urgenza al pronto soccorso del nosocomio di Paola.
Il personale medico intervenuto diagnostica, secondo l’accusa ‘erroneamente’, uno shock cariogeno e durante il trasporto in ambulanza al paziente viene praticata una fiala di dopamina endovena in bolo. Da questo momento in poi le condizioni del malato sono andate man mano peggiorando, fino alla morte, avvenuta nel presidio ospedaliero di Cetraro, dove nel frattempo era stato trasferito».
«Sulla vicenda – prosegue la nota – indagano i carabinieri di Paola e la Procura della Repubblica per accertare o escludere eventuali responsabilità a carico del personale medico. Il reato ipotizzato è di omicidio colposo. L’accusa parla di presunto errore diagnostico e terapeutico perpetrato dal personale sanitario dell’ospedale di Paola».
«In questa vicenda – ha sostenuto Orlando – potrebbe nascondersi un caso di malasanità. Compito della nostra Commissione sarà quello di fare chiarezza sugli eventi, per capire se ci sia stata una mancanza di perizia ed un eventuale errore sanitario. A questo proposito, abbiamo inviato al Presidente della Regione Calabria con delega alla sanità, Giuseppe Scopelliti, una richiesta di relazione su quanto avvenuto, per procedere poi a tutti gli accertamenti ed adempimenti di competenza».

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