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Si terrà il nove giugno dinanzi al Gup del Tribunale di Reggio Calabria l’udienza preliminare di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex presidente del Corecom, Umberto Giordano. È quanto afferma Raffaele Naccarato, già componente dell’organismo. «Giordano è accusato dalla Procura di Reggio Calabria – prosegue Naccarato – di abuso d’atti di ufficio attraverso una lunga serie di contestazioni relative all’approvazione della graduatoria per i contributi di legge ai sensi della 448/98».
«Ci sono una serie di evidenze – afferma Naccarato, già componente del Corecom – con tabulati telefonici e violazioni di legge che determinarono la composizione di una graduatoria illegittima. In seguito fu approvata una legge che ci fece decadere: sono certo che chi la promosse, in Consiglio regionale, fosse in buonafede e non conoscesse la gravità di alcuni fatti».
«Noi ex componenti siamo stati dichiarati parte civile – prosegue Naccarato – e la magistratura ci ha dato una grande soddisfazione, acclarando e sancendo la nostra onestà cristallina. Adesso è giusto che il Consiglio regionale sani quella anomalia, consentendo (anche e soprattutto sulla base delle prescrizioni del Consiglio dei Ministri che ha impugnato la legge) a chi fu dichiarato decaduto per la nuova legge ed a chi subentrò di poter essere rieleggibili, considerando che non è stata coperta nemmeno metà della legislatura: in tutte le Regioni d’Italia chi è in queste condizioni può essere rieletto».

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