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I lavoratori di Città e Biblioteca dei Ragazzi di Cosenza presidiano da stamani l’ex struttura per l’infanzia e l’adolescenza. «Dopo oltre due mesi – è scritto in una nota – dalla chiusura dei servizi educativi, gli operatori, insieme alla Cgil, hanno deciso di riaprire simbolicamente un servizio sottratto alla città e soprattutto ai giovani cittadini. A muovere l’iniziativa di lotta vi è la situazione di ristagno in cui versa la lunga querelle legata a Città e Biblioteca dei Ragazzi.
Dopo la stipula politicamente azzardata e irresponsabile, il 25 novembre scorso, del contratto di gestione con la società Light-Promidea, alla vigilia di un pronunciamento del Tar Calabria, di fatto la struttura più grande d’Italia prima ha funzionato a singhiozzo e poi è stata definitivamente chiusa, lo scorso mese di marzo, per ottemperare alla sentenza del tribunale amministrativo che ha giudicato illegittime le procedure adottate per l’aggiudicazione della gara».
«Da quel momento – prosegue la nota – si attende che l’amministrazione comunale avvii tutte le procedure utili per l’affidamento della gestione dei servizi. Nel frattempo, vengono completamente ignorate, dalla stessa amministrazione, tutte le proposte finalizzate alla soluzione immediata della questione. A pagarne le spese, intanto, vi sono i 33 operatori privi del loro lavoro oramai da tre mesi e l’intera città che, nei fatti, è stata sconsideratamente privata di un servizio che, nel periodo estivo, diventa indispensabile per centinaia di famiglie. Da oggi, dunque, e con modalità che verranno individuate nel corso di una assemblea pubblica, fissata per oggi pomeriggio e aperta alla classe politica, alle associazioni cittadine e alle famiglie, la Biblioteca dei Ragazzi ritornerà a vivere con proposte di animazione alla lettura e ludiche rivolte ai bambini».

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