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Nonostante fosse sottoposto all’obbligo di dimora a Zungri, il comune del vibonese dove risiede, era stato più volte segnalato in altre località alla guida della sua auto, fra l’altro senza patente.
Da qui il suo trasferimento per l’ennesima volta in carcere con un provvedimento da parte del tribunale di Vibo Valentia che i militari dell’Arma, diretti dal maresciallo Carmine Pica, gli hanno notificato nella serata di ieri. In manette è finito Giuseppe Antonio Accorinti, 51 anni (in foto) detto «Peppone», considerato il boss dell’omonimo clan, implicato in numerosi processi di mafia.
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