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«Importanti comunicazioni» in merito al Comune di Platì sono state annunciate, in occasione della prossima seduta del Consiglio, dal sindaco Michele Strangio, il quale ha lamentato di non avere ricevuto attestati di solidarietà e «la quasi totale indifferenza» delle istituzioni davanti all’intimidazione subita il 28 aprile scorso quando ignoti gli hanno incendiato il portone dell’abitazione.
Strangio ha voluto ricordare che è andata deserta la seduta del 30 aprile convocata per «l’approvazione del Bilancio di previsione 2010, approvazione della relazione previsionale e programmatica 2010/2012, approvazione del Bilancio pluriennale 2010/2012; approvazione programma triennale delle opere pubbliche ed elenco annuale». E così è stata convocata una nuova seduta per il 5 maggio «per discutere l’ordine del giorno citato, ma anche per consentire alcune considerazioni personali». «Non avendo ricevuto nessun attestato di solidarietà nè dal prefetto della Provincia, nè dalle forze politiche di qualsiasi schieramento – afferma Strangio – ed avendo ricevuto solo un invito dal comando dei carabinieri di Platì a formalizzare la denuncia orale che avevo fatto nell’immediatezza dell’evento delittuoso. Denuncia che è stata resa dopo cinque giorni a causa di un forte stato di malattia debitamente certificato dal medico curante, Natale Varano, di Bovalino». «Vista, dunque, la quasi totale indifferenza di tutti coloro i quali dovrebbero per compiti istituzionali, essere vicini allo scrivente – conclude Strangio – per responsabilità istituzionale, parteciperò come Sindaco, in maniera tecnica, all’approvazione del secondo punto all’ordine del giorno per garantire i trasferimenti del Fondo ordinario dello Stato, farò, sicuramente, delle importanti comunicazioni che riguardano la vita dell’Ente».
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