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A Potenza la profezia di Orwell è realtà. Guai a chi non si omologa al clichè della città omertosa. O entri nel coro dell’inquisizione oppure il racconto televisivo della signora Sciarelli è pronto a sbatterti in diretta televisiva davanti all’Italia intera come appartenente al mondo dei mostri. Ieri sera il copione a favore dell’audience che imbonisce lo spettatore si è rifatto vivo con tutta la sua violenza.
Il nostro editorialista Andrea Di Consoli ripreso di nascosto dalle telecamere mentre passeggiava per via Pretoria con Michele Cannizzaro è stato utilizzato con tecnica goebbelsiana da “Chi l’ha visto” riscrivendo la realtà a proprio uso e consumo.
La solita. Il servizio pubblico è stato adoperato come una clava quasi che Di Consoli si accompagnasse a Bernardo Provenzano e non ad una persona non solo incensurata ma anche frequentata da un gran numero di persone di tutta la Basilicata.
Questo è fascismo televisivo. E’ stato negato a Di Consoli anche il diritto di replica. Non ci meraviglia. La regista dello spettacolo è la stessa che ha messo alla sbarra l’innocente papà di Ciccio e Tore morti per una disgrazia.
Non ci faremo intimidire dal mostro televisivo. Il Quotidiano della Basilicata è fiero di avere tra i suoi giornalisti Andrea Di Consoli. Intellettuale libero e non omologato.
Meditino i potentini onesti che nel corso del tempo hanno verificato tutte le storture di un racconto a senso unico.

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