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Una istanza di ricusazione nei confronti del Presidente della Corte D’Assise di Locri, Bruno Muscolo, e del giudice a latere, Angelo Ambrosio, è stata presentata alla cancelleria del tribunale dall’avvocato Carlo Taormina, difensore di Giovanni Strangio, ritenuto l’ideatore ed uno degli esecutori materiali della strage di Duisburg compiuta il giorno di ferragosto del 2007. La notizia è stata resa nota stamani dal presidente della Corte D’Assise all’inizio dell’udienza del processo per la faida di San Luca e per la strage compiuta in Germania. L’avvocato Taormina sostiene che i due giudici della Corte d’Assise di Locri sono incompatibili perchè stavano già svolgendo il processo ad una quindicina di imputati, tra cui lo stesso Giovanni Strangio, accusati della faida di San Luca. Quest’ultimo procedimento penale è stato riunito nelle settimane scorse a quello per la strage di Duisbug che vede imputato lo stesso Strangio. Sarà ora la Corte D’Appello di Reggio Calabria a decidere se accogliere o meno l’istanza di ricusazione presentata dal difensore di Giovanni Strangio.
La testimonianza di un collaboratore di giustizia
Vincenzo Consoli, collaboratore di giustizia, sarà sentito in qualità di testimone nel processo in corso a Locri sulla faida di San Luca e sulla Strage di Duisburg. Lo hanno deciso i giudici della Corte D’Assise che hanno accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero, Federico Perrone Capano. Consoli, che è detenuto in regime di protezione, è originario di Roma ma ha avuto da sempre contatti con la criminalità organizzata reggina. Il pentito, prima della sua collaborazione con la giustizia, ha trascorso un periodo di detenzione con Giuseppe Nirta, detto ‘Charlie’, dal quale avrebbe appreso particolari relativi alla faida di San Luca e alla strage di Duisburg. Nirta fu detenuto con Consoli dopo il suo arresto in Olanda nel novembre del 2008. I giudici della Corte D’Assise di Locri hanno stabilito che il collaboratore di giustizia sarà sentito in videoconferenza nelle udienze del 28 aprile oppure del 4 maggio.
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