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Un edificio di origine romana è stato ritrovato dagli archeologi incaricati dal Comune di Crotone nel corso dei lavori di riqualificazione di Discesa Fosso. «E’ una giornata fortunata per Crotone – ha subito commentato il sindaco, Peppino Vallone – ma la fortuna però qualche volta bisogna anche aiutarla. Ed infatti noi, consapevoli dell’immenso patrimonio presente nel sottosuolo della città, sondiamo scrupolosamente i luoghi prima di effettuare lavori. Si tratta, a detta della Soprintendenza, con la quale da tempo collaboriamo costruttivamente, di un ritrovamento straordinario che cambia anche la storia di Crotone e per il quale ci siamo immediatamente attivati per conoscere nei dettagli quanto attualmente riportato alla luce». Il ritrovamento dell’edificio risalente ad età romana è stato effettuato a seguito di lavori di riqualificazione che l’amministrazione Comunale sta realizzando in Via Discesa Fosso. Il progetto originario di riqualificazione della strada era stato già approvato dalla soprintendenza per i beni archeologici. A seguito di ritrovamenti, nel corso dei lavori, di rinvenimenti archeologici (originarie pavimentazioni, un silos, delle mura, una cisterna) è stato opportuno nominare esperti archeologi esterni con il compito di indagare le preesistenze rinvenute.
Dopo un primo incarico di 30 giorni, considerato l’interesse storico-archeologico di quanto riportato alla luce, il Comune ha ritenuto opportuno prevedere altri venti giorni di indagine per verificare la consistenza dei ritrovamenti archeologici. È stato proprio nel corso di questo ultimo periodo che è stata rinvenuta da parte degli archeologi un edificio di età romana. Si tratta di un edificio monumentale di età romano imperiale con annesse terme. La datazione delle parti più antiche sono databili tra il primo ed il secondo secolo dell’età imperiale. Le ultime risalirebbero al sesto secolo. Edificio realizzato con tecnica mista con intonaci dipinti in stile pompeiano, pavimento in coccio pesto e presumibilmente con pavimenti marmorei di cui sono stati ritrovati, momentaneamente, alcuni resti. «Avevamo già rinvenuto in città pregevoli testimonianze della Crotone antica» dichiara il Direttore del Museo Archeologico Domenico Marino «ma la straordinarietà di questo ritrovamento sta nel fatto che per la prima volta siamo di fronte ad un edificio monumentale dell’età romana completo di un impianto di terme che rende particolarmente pregevole la scoperta». Nell’immediatezza dello straordinario ritrovamento, il sindaco Vallone ha sentito la soprintendente per i beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi ed incontrato il responsabile degli scavi e direttore del Museo per una valutazione degli interventi immediati da predisporre. È stato convenuto che è necessario proseguire le indagini nel tratto di strada dove si è verificato il ritrovamento della Domus. Nel frattempo Comune e Soprintendenza, sulla scorta dei dati già in possesso e di quelli che emergeranno nel corso delle indagini costruiranno un progetto di valorizzazione dello straordinario sito che è stato riportato alla luce. «E’ la giusta ricompensa» dichiara l’assessore alla Vivibilità Antonella Rizzo «per un anno di lavori che ha ricevuto critiche ma che ha rivelato una scoperta che può cambiare la storia di questa città».

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