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Procedono su due fronti – quello della Procura ordinaria di Vibo Valentia e quello della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro – le indagini relative al grave gesto intimidatorio compiuto a Sant’Onofrio (VV) dove, fra sabato e domenica scorsi, ignoti hanno sparato colpi d’arma da fuoco contro la casa di Michele Virdò, priore della confraternita del Santissimo Rosario che ogni anno, in occasione delle festività pasquali, organizza la processione dell’Affruntata. La vicenda ha portato lo stesso priore a sospendere della manifestazione, per via di questioni legate alle disposizioni dettate dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo; disposizioni, quelle del vescovo, che quest’anno sono state tra l’altro fortemente seguite dal parroco don Franco Fragalà, con particolare riferimento anche alla scelta di coloro i quali dovevano portare a spalla le statue di Maria, Gesù e San Giovanni, nel corso della processione. Sull’episodio degli spari contro l’abitazione di Virdò è stato immediatamente aperto un fascicolo dalla Procura di Vibo Valentia, le cui indagini hanno portato, nella giornata di ieri, a sentire lungamente il priore.
A Catanzaro, invece, sono iniziate oggi le attività della Dda, coordinate dal procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo, e dall’aggiunto, Giuseppe Borrelli, che procedono per il reato di «associazione mafiosa», e cioè per via del carattere «mafioso» dell’intimidazione compiuta a Sant’Onofrio.
In tarda mattinata i magistrati hanno avuto un lungo incontro con i vertici del Comando provinciale di Vibo Valentia e del Nucleo operativo, per fare il punto sugli esiti delle investigazioni.
Il primo passo sarà quello di ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, ed in particolare la tempistica degli eventi, compreso il dato relativo al momento in cui il priore ha deciso di non dare attuazione alla processione e verificare se la sua decisione sia stata presa prima o dopo l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco contro la sua casa.
Quanto alla manifestazione dell’Affruntata, essa dovrebbe tenersi regolarmente domenica prossima, considerato che nè il vescovo nè il parroco hanno dato segnali negativi in tal senso, e che inoltre il prefetto di Vibo, Luisa Latella, ha chiarito che non esistono problemi per il mantenimento dell’ordine pubblico, che verrà come sempre garantito. Proprio a seguito di quanto avvenuto in questi giorni, la processione promette di essere particolarmente seguita in questa edizione. Alla manifestazione, secondo quanto si appreso, dovrebbe partecipare anche un autorevole componente della Commissione parlamentare antimafia.
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