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La Regione Calabria e le Corti d’appello di Catanzaro e Reggio hanno siglato stamani, a Palazzo Alemanni, una convenzione per l’utilizzo di un certo numero di lavoratori nei vari uffici giudiziari della Calabria. L’iniziativa, nell’ambito di un progetto elaborato da Agenzia Calabria Lavoro e da Fondazione Calabria Etica, avviato nel dicembre del 2009, che ha consentito a circa 300 persone, che hanno perso il lavoro in seguito allo stato di crisi delle loro aziende e per le quali il Consiglio regionale, con la legge n.28 del 2008, aveva prefigurato un percorso di reimpiego, di rientrare nel mondo dei «garantiti».
Questo nuovo progetto, cui ha aderito volontariamente un numero significativo di lavoratori, consentirà di potenziare gli uffici giudiziari, migliorando i servizi per il pubblico ed è il frutto di una stretta ed efficace collaborazione tra il Dipartimento Lavoro della Regione e le Corti di Appello di Catanzaro e di Reggio Calabria.
«L’appuntamento di oggi – ha affermato il presidente della Regione Agazio Loiero – è importante per due ragioni: la prima è quella di offrire ai lavoratori ‘ex Why not’ una utilizzazione qualificante, al pari di quelle già in essere; la seconda è quella di rafforzare i servizi della giustizia, i cui uffici soffrono di gravi carenze di organico».
«Ma quella di oggi – ha aggiunto – non è l’unica iniziativa della Regione in favore delle Procure e dei Tribunali che operano in Calabria: è in fase di aggiudicazione, da parte della Stazione unica appaltante, la gara europea per la definizione di una nuova organizzazione degli uffici giudiziari, che prevede un investimento di oltre due milioni di euro utilizzando fondi comunitari per il periodo 2007-2013».
«Gli uffici interessati da questo specifico progetto europeo, individuati dal ministero della Giustizia – ha concluso Loiero – sono la Procura della Repubblica di Palmi, il Tribunale di Castrovillari, la Corte di Appello di Reggio Calabria, il Tribunale di Reggio Calabria, la Corte di Appello di Catanzaro, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la Procura della Repubblica di Catanzaro e la Procura della Repubblica di Vibo Valentia»
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