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Signor Sindaco,
ho deciso di scriverle questa lettera perché ritengo che per iscritto io possa raccontare meglio e di più lo stato d’animo di una persona, i suoi pensieri più profondi e meditati e dunque comunicare con il proprio interlocutore in modo più chiaro ed efficace.
Avrà già capito che il motivo di questo mio scritto riguarda la Società Sportiva di cui mi onoro di essere Presidente e che le vorrei far presente, non è costituita solo da 30 professionisti, ma soprattutto, come ben sa, da centinaia di ragazzi di ogni età, sesso ed estrazione sociale che ad essa si appoggiano e di cui si sentono parte integrante. Ragazzi che in questa Società spesso riconoscono la loro seconda famiglia, in cui riescono a interagire in modo sano e costruttivo per la loro formazione educativa con altri coetanei, ed in cui, in ultima analisi, trovano un ambiente sano, pulito dove poter attraversare il difficile periodo dell’adolescenza senza pericoli ed in un clima di amicizia e solidarietà.
Sento intera la responsabilità sociale dell’impegno che mi sono assunto nei confronti di tutti questi ragazzi e di tutta la comunità, per esclusivo amore verso lo sport ed i valori più sani che esso racchiude.
E’ questo stesso senso di responsabilità che ora mi porta, anche a costo di passare sopra al mio orgoglio, a mettere in atto ogni tentativo prima di arrivare alla dolorosa ma inevitabile e soprattutto imminente decisione di dichiarare ufficialmente il fallimento sportivo della Società, che un gruppo di amici con il suo sostegno e la sua vicinanza, ha contribuito in maniera decisiva dapprima a far nascere (RILEVANDO LA SOCIETA’ DA UN SICURO FALLIMENTO) e poi a far crescere fino all’apoteosi sportiva dello scorso anno.
La situazione finanziaria è DRAMMATICA! Abbiamo tentato di trovare altri sostenitori ed amici ma ora, pressati da imminenti scadenze economiche, non abbiamo più risorse e quindi dovremo necessariamente abbandonare tutto. Abbiamo tentato in ogni modo di poterla incontrare per manifestare il nostro disagio e le nostre difficoltà. Ma tutto è stato INUTILE! Eppure lei ha esultato con noi in tante occasioni, ha ricevuto consensi dal mondo calcistico anche grazie a noi. E’ proprio grazie a questo sport che il paese che lei rappresenta tutti i giorni si viene a trovare sulla scena dello sport nazionale sia in televisione sia sulla stampa.
Pertanto, caro Sindaco, vorrei sapere se lei intende, in qualsiasi modo lo ritenga utile,sostenere la nostra Società (COSI’ COME PUBBLICAMENTE PIU’ VOLTE PROMESSO QUESTA ESTATE E NEI MESI SCORSI), e poterla così tirare fuori dalle sabbie mobili nelle quali, senza alcuna colpa nostra, si è trovata impantanata.
Sappia che io, dopo aver dedicato tempo, passione e risorse personali, non ho più la forza di reggere il movimento del calcio pisticcese.
Sappia, inoltre, che qualora lei riuscisse a salvare la nostra Società, diverrebbe con merito l’unico punto di riferimento dell’intero movimento calcistico pisticcese per ogni futura iniziativa politica che la vedrà protagonista.
ALTRIMENTI PER AVER DISATTESO GLI IMPEGNI PRESI DOVRA’ ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’, NON SOLO MORALE, DEL FALLIMENTO DI QUESTA GLORIOSA SOCIETA’.
La ringrazio, fin d’ora, per ciò che potrà fare, al di fuori di ogni retorica e di ogni illusione.
Cordiali saluti.
In fede
DONATO PANETTA
PRESIDENTE POLISPORTIVA C.S.
La risposta del Sindaco Leone
REPLICA DEL SINDACO A LETTERA INVIATA DAL PRESIDENTE DELLA POL. C.S. PISTICCI, DONATO PANETTA
In relazione alla lettera pubblica indirizzata al Sindaco di Pisticci a firma del Presidente della Pol. C.S. Pisticci, Donato Panetta, il Sindaco, Michele Leone, intende precisare quanto segue:
“Posso affermare con serenità di aver mantenuto tutti gli impegni presi con il Pisticci calcio dal punto di vista economico, morale, politico ed amministrativo.
Questo Comune, è giusto precisarlo, dà alla squadra di calcio della propria città molto più di quanto ricevono le altre squadre lucane di pari categoria, come Francavilla sul Sinni e Matera che, anzi, sono tenute, nei confronti dei rispettivi Comuni, a farsi carico delle spese per la gestione, la manutenzione e la custodia dei campi, nonché delle utenze. Il Comune di Pisticci, invece, non chiede nulla di tutto questo ed in più, oltre ad agevolare la Pol. C.S. Pisticci sotto questi punti di vista, ha fatto la sua parte anche in termini di contribuzione finanziaria.
Il paventato fallimento della società sportiva, di cui si riferisce nella lettera e di cui mi rammarico con preoccupato dispiacere, non può pertanto essere attribuito al Sindaco, ma, come avviene in tutte le società, è dovuto a cause interne di ordine gestionale ed amministrativo non imputabili ad altri.
In ogni caso, per quello che mi riguarda, dopo aver assolto a tutti gli impegni presi da quest’Amministrazione, sono comunque disponibile ad intervenire nel tentativo di salvare la società sportiva del Pisticci, ma esclusivamente sulla base della necessità di una chiarezza contabile ed amministrativa e del ruolo che in questa operazione dovranno avere gli attuali amministratori della Pol. C.S. Pisticci.
In seguito a questi indispensabili chiarimenti il sottoscritto, pur non essendo tenuto, intende svolgere ogni tipo di tentativo per dare continuità alla storia del calcio a Pisticci, in segno di rispetto nei confronti della cittadinanza, dei tifosi e della squadra”.
Pisticci 24/03/2010
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