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La situazione del dissesto idrogeologico della Calabria, con particolare riferimento alle frane che hanno interessato la località di Janò, nel Comune di Catanzaro, è al centro di una interrogazione, a risposta scritta, che i parlamentari del Partito Democratico Nicodemo Oliverio e Marco Minniti (in foto) hanno presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno ed al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. «Le violentissime e intense piogge delle ultime settimane, le improvvise piene dei corsi d’acqua, gli smottamenti e le frane – scrivono Oliverio e Minniti – hanno arrecato gravissimi danni all’economia e alla società calabrese. L’esposizione alle frane ed alle alluvioni rappresenta un problema di eccezionale rilevanza socioeconomica per tutta la regione calabrese, sia per il numero di potenziali vittime di una calamità naturale, che per i danni prodotti agli edifici abitativi, agli insediamenti produttivi e industriali ed alle infrastrutture, alla circolazione di beni e di persone. Il 100% dei 409 comuni calabresi è a rischio idrogeologico: 57 a rischio frana, 2 a rischio alluvione e 350 a rischio sia di frana che di alluvione. Il resoconto dei principali eventi calamitosi relativi soltanto agli ultimi 60 giorni ha assunto i contorni di un vero e proprio bollettino di guerra quotidiano: le immagini relative all’emergenza franosa di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, per la loro carica di forte drammaticità comunicativa sono state riprese dai media di tutto il mondo. Per quanto riguarda il territorio catanzarese – evidenziano gli esponenti del Pd – a partire dal 10 febbraio 2010, si sono concentrate sull’area forti precipitazioni che hanno portato alla formazione di fenomeni franosi diffusi su tutto il territorio cittadino. Sono risultate colpite località limitrofe ai centri abitati, ma la calamità maggiore è stata riscontrata nelle località Gelsi-Scala di Janò e località Rumbolotto sempre di Janò. In questa ultima località in particolare sono stati individuati corpi franosi di particolare entità che hanno portato all’interruzione di importanti arterie viarie come la Strada Provinciale per Magisano e la riduzione della S.S. 109 bis. Tale evento franoso ha comportato l’evacuazione di circa 100 nuclei familiari, 11 attività commerciali e produttive per un totale di 320 persone; una parte degli sfollati ha trovato rifugio presso familiari, parenti o amici, mentre 160 persone sono state alloggiate in albergo a spese del Comune di Catanzaro fin dal giorno successivo all’evento».
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