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Quattrocento chilometri di felicità. Squadra imperiosa, pubblico commovente. Matera in finale di Coppa Italia grazie ad un Carretta devastante ed un Diego Albano implacabile.
Tutto sotto gli occhi di quattrocento tifosi in visibilio per la prestazione convincente della squadra bincazzurra.
Prova di forza della squadra di Rizzo che rifila un secco 5-1 al Boville in una gara quasi mai in discussione se non nei primi minuti solo perché l´impatto con il match non è dei migliori, ma dura poco.
Ora il sogno continua e la Seconda Divisione è molto più vicina con un stagione che viene salvata alla grande.
“Voglio andare a Voghera, per tifare il mio Matera”, parafrasando le note della canzone di Giuny Russo. Una gran bella giornata di calcio. Memorabile e meritata da chi in un giorno feriale ha invaso sostanzialmente Boville, centro del friusinate di poco più di ottomila anime.

Matera deve fare a meno degli squalificati Martone e Campo e degli infortunati D´Angelo e Branda e il tecnico Roberto Rizzo manda in campo Manzo al fianco di Martinelli per contrastare la fisicità di Gatti, mentre sulla sponda frusinate il tecnico Pernotti deve fare a meno di Migliorelli infortunato.
Un colpo d´occhio eccezionale per un campetto di provincia come quello di Boville avere 400 supporter ospiti. Il Matera parte un po´ contratto e dopo un solo iro di lancette Canfora fa passare il pallone a pochi centimetri dal palo alla destra del portiere D´Angelo.
Due minuti dopo è ancora Boville pericoloso con un colpo di testa di Gatti. La squadra di Rizzo non riesce a prendere subito le misure all´avversario e soffre l´inizio dei laziali.
Ci voglio 22´ per vedere un tiro in porta del Matera. E´ Logrieco dall´angolo a mettere in difficoltà Mainardi calciado dalla bandierina ed il portiere deve metterci tanto del suo per evitare il gol.
Beve Fratini e mette al centro ove Albano gira Guadagna metri il Matera che prende le misure a centrocampo del Boville e può contare su di un Carretta devastante. Infatti, arriva il vantaggio del Matera.
Carretta si beve Fratini e mette al centro per Albano che ira i porta in maniera vincente. La partita cambia. Tutto è più semplice per ilMatera e ovviamente ilcontrario per il Boville. Il Matera è un’altra squadra e arriv il rafddopio.
Ancora Carretta sulla destra che toglie il tempo a Fratini e mette al centro per Albano in azione fotocopia dl primo gol, ma l´attaccante del Matera nell´occasione viene steso nettamente da Frignoni.
Rigore e ammonizione per il difensore. Dal dischetto Albano non perdona. Gara finita? Virtualmente sì. Anche se rigurgito del Boville a inizio ipresa con il gol di Carfora che approfitta di una pausa della ifesa e la palla batte soto la traversa e poi a terra.
L’arbitro non ha dubbi e assegna il 2-1. Nella ripresa il Matera decide di non voler più soffrire e far penare i suo 400 tifosi a seguito e con Albano che approfitta di un retropassaggio di Padovani lento, corsa verso il portiere che di piede rilancia e ne viene fuori un assist per Conte che a porta vuota porta a tre le marcature. Un tappo sulla gara.
C´è ancora il tempo però per il poker del Matera e la tripletta personale di Albano. E´ una triangolazione del bomber con Carretta, palla sul fondo dove Carretta rimette al centro per Digol che insacca con conseguente esultanza sotto il settore destinato ai tifosi del Matera. Il tecnico richiama subito Abano in panchina. Segnale importante per una tranquillità di una gara controllata in lungo e largo. Ci pensa poi Molinaro a far calare la notte con un fallo di espulsione al 13´ st che lascia il Boville in dieci. Giochicchia il Matera e cerca di non affondare i colpi contro un avversario omai alle corde. Però Carretta non è stanco e sulla destra è davvero letale.
Sulla destra percussone di Carretta che passa a Leta che dribbla ma si allunga il pallone. Arriva Manetta che scarica un bolide che si insacca alla destra di Mainardi. Rizzo toglie Mazzoleni, Logrieco e guarda ormai alla gara di Pianura. Il Boville non sembra essere i grado di impensierire il Matera che si limita ovviamente a gestire la gara sul largo vantaggio i 5-1 e con un uomo in più per l´espulsione di Molinaro.
Poi è solo accademia, perché il Matera gestisce il risultato e c´è solo il tempo per una gran bella parata di D´Anglo su tiro di Gatti al 30´.
Poi si attende solo il fischio finale che sancisce l´approdo alla finale di coppa Italia contro il Voghera. Si giocherà in provincia di Pavia il 14 aprile, a Matera il 28. Ma questa è un´altra storia. Un altro esodo massiccio verso un traguardo possibile e fortemente voluto dagli ingenti investimenti di una società che può cominciare ad incassare dopo aver investito tanto sul ritorno tra i professionisti in tre anni.

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