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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Pagliuca accetta le idee programmatiche della Fiamma Tricolore – Destra sociale che in cambio chiederà ai propri simpatizzanti e iscritti di votare il candidato governatore del centrodestra. Non hanno presentato le liste per le elezioni regionali. Un caso, dopo decenni che la lista della destra è sempre stata presente agli appuntamenti elettorali di Basilicata. Questa volta però il partito che a livello nazionale è guidato da Luca Romagnoli non ce l’ha fatta. Ma a 14 giorni dalla chiamata alle urne, gli esponenti della Fiamma tricolore – Destra sociale escono dal silenzio in cui si erano rifugiati per comunicare l’accordo elettorale con il candidato presidente della giunta regionale Nicola Pagliuca e quindi con tutta la coalizione che lo sostiene per le elezioni del 28 marzo. Ovviamente non si parla di candidati o di liste (i termini come è noto sono scaduti da tempo), ma del sostegno politico. L’accordo è stato siglato tra lo stesso Nicola Pagliuca e il segretario regionale della Fiamma Tricolore – Destra sociale, Vincenzo Mancusi sulla base di impegni programmatici. In pratica il candidato governatore del Pdl si è impegnato, firmando una specie di contratto, ad inserire nella propria proposta programmatica i punti che gli sono stati presentati e illustrati dai vertici lucani della Fiamma tricolore – Destra sociale. Nei dettagli Pagliuca ha assicurato che nel proprio programma prevederà di organizzare (a modello del Cnel) apposita Assemblea regionale delle professioni, arti e mestieri con funzione di indirizzo politico, economico e sociale per la Regione Basilicata. E ancora si legge nel documento ufficiale di accordo che per quanto riguarda le nuove generazioni il Popolo della libertà di Basilicata «si impegnerà a sostenere un iter legislativo finalizzato ad introdurre il salario sociale per un determinato numero di giovani lucani da preparare e utilizzare nei vari settori della vita sociale». E il segretario regionale del partito di destra, Vincenzo Mancusi ha aggiunto che un «altro punto importante dell’accordo politico è la necessità di organizzare concretamente quello che, pur previsto dallo Statuto regionale, non è mai stato adoperato: l’istituto del referendum su problematiche di interesse generale a partire dalle questioni ambientali che, pur avendo diviso le popolazioni lucane, non sono mai state oggetto di consultazione popolare». Non basta, Nicola Pagliuca si è anche impegnato a lavorare, qualora dovesse essere eletto presidente della Regione Basilicata, «a estendere l’uso dei fondi derivanti dalle royalties a tutto il territorio lucano e a defiscalizzare sia le utenze domestiche che quelle delle imprese». «Un ulteriore impegno – ha poi specificato ancora Vincenzo Mancusi – riguarderà, nella rivisitazione dello Statuto, la legge elettorale che dovrà ridurre la soglia di sbarramento». Per questo ha concluso Mancusi «l’accettazione di tutti questi punti programmatici da parte del candidato presidente Pagliuca impegna, fin da ora, la Fiamma Tricolore – Destra sociale a formulare “appello diretto e convinto” al proprio elettorato lucano di sostegno pieno e leale al candidato presidente alla Regione Basilicata del Popolo della libertà». Quindi anche se non in termini di liste e candidati, Nicola Pagliuca e il Pdl lucano, hanno allargato la squadra. In termini di voti si vedrà alla chiusura delle urne quale il valore aggiunto dei nuovi alleati.

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