3 minuti per la lettura
di Fabio Sirago
BERNALDA – Circa dieci giorni dopo essere saliti sul terrazzo del municipio di Bernalda, attiguo al campanile della chiesa madre, gli operatori turistici della zona ieri hanno sospeso la protesta.
La città, intanto, era invasa dall’onda pacifica di circa cinquecento studenti a chiedere “rivogliamo la nostra Metaponto” occupando simbolicmente la stazione ferroviaria di Metaponto. Ieri avevamo parlato di Tsunami studentesco e della grande onda che il popolo degli studenti riesce a produrre quando decide di scendere in piazza. E questa decisione è stata presa per difendere il territorio e quella che gli stessi hanno definito “il loro futuro e il sostentamento di tante persone”. Parlando con loro si è capito che il problema è sentito e quindi sono non vere le voci del loro disinteressamento alla questione e la grande manifestazione di ieri ne è stata la conferma; anzi è stata la presa di coscienza di quanti dubitavano della loro partecipazione attiva annunciata nei scorsi giorni. Nel corteo invece abbiamo registrato pochi operatori, e non già per contro protesta o per chissà cos’altro, ma bensì perché nella notte di ieri le onde hanno interessato seriamente altre strutture turistiche invadendo anche il lungomare; proprio quella fascia che separa i lidi dalle abitazioni che, a sentire alcuni operatori, ora sono seriamente interessati dal problema. Quindi occhi puntati sulla mega-manifestazione studentesca ma anche il pensiero a quanto il mare ha ingoiato nella notte. E per tale motivo, ovvero per la notizia dei nuovi disastri generati dal mare, gli studenti hanno alzato ancor di più la voce chiedendo interventi e opere di recupero. Il corteo, organizzato dall’I.T.C.G. e dal Liceo Scientifico di Bernalda si è mosso dalla piazza nei pressi dell’ex-mattatoio alle ore 9,30, poi su per corso Umberto con direzione largo San Donato per dirigersi nei pressi della villa comunale laddove sul campanile ci sono alcuni operatori che da nove giorni dormono all‘addiaccio per protesta; ed alcuni dei ragazzi sono saliti per portare il messaggio di solidarietà di tutte le scuole sul campanile. Da sottolineare che nel corteo erano presenti non solo studenti di Bernalda e Metaponto ma anche di Marconia e Pisticcci. Durante il corteo abbiamo parlato con il rappresentante dell’Istituto del Liceo Scientifico, Luca Grieco, giovane ma con le idee precise, il quale ci ha parlato della presenza degli studenti in piazza per chiedere la difesa della spiaggia e il ripristino della stessa danneggiata dalle mareggiate”. «Ecco – ha detto Grieco – noi oggi dimostriamo di avere a cuore il nostro territorio, portando in piazza centinaia di studenti con una sola voce. Nei scorsi giorni – ha continuato il rappresentate d’Istituto scolastico – ci è stata mossa l’accusa di non essere partecipi; oggi ci sono circa 500 ragazzi quindi quale miglior risposta a quelle voci? La nostra è una manifestazione studentesca e non politica, infatti abbiamo gridato ad alta voce che noi non ci lasciamo strumentalizzare da nessuno ma che la nostra voce è solo per Metaponto. Il nostro corteo è formato dai ragazzi di Bernalda e dei paesi limitrofi che frequentano l’istituto dell’I.T.C.G. e del Liceo Scientifico. Il Corteo si è snodato per le vie della città e già da oggi posso dire che – ha concluso Luca Grieco – il nostro appoggio alla protesta degli operatori continuerà». E mentre il corteo continuava la sua marcia di protesta, dalla vicina Metaponto le notizie che arrivavano non erano di certo incoraggianti, infatti, noi Fabrizio Cospite e Franco Bia, operatori, hanno descritto l’effetto di onde che hanno intaccato il lungomare e che hannoabbattuto giù altre strutture turistiche. Elementi, questi, che hanno spinto la sigla della Leucippo a chiedere un’assemblea straordinaria per decidere nuove forme di protesta.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA