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Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro ha conferito oggi al dottore Mario Nicotera l’incarico di accertare la capacità di intendere e volere di Rocco Vonella, 35 anni, di Girifalco (Cz) finito in manette per il tentato omicidio del 32enne Michele Vitaliano.
Il perito avrà 60 giorni per depositare la propria relazione e, dunque, in aula si tornerà il 26 maggio. La decisione di procedere alla verifica della capacità del giovane, accusato di aver sparato alla parte offesa nel giugno scorso, colpendolo alla schiena, è stata presa dal gup Camillo Falvo lo scorso 24 febbraio, quando ormai si era ad un passo dalla sentenza del giudizio abbreviato.
Quel giorno il pubblico ministero Giampaolo Boninsegna, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione per Vonella, riconoscendogli la diminuente del vizio parziale di mente (oltre allo sconto di pena di un terzo per la scelta del rito alternativo). Poi l’avvocato Gregorio Viscomi, difensore dell’imputato, nella propria arringa era tornato a fare riferimento alla consulenza di parte nella quale il medico interpellato aveva concluso per un vizio totale del 35enne.
E poco dopo il gup aveva ritenuto che la questione andasse approfondita, decidendo di disporre una perizia. Vonella, già noto alle forze dell’ordine per essere finito in manette più volte (per droga e per reati contro il patrimonio), dopo il tentato omicidio di Vitaliano, avvenuto a Girifalco, era stato fermato dai carabinieri sulla scorta dell’individuazione effettuata dal ferito, che era riuscito a riferire ai militari il nome di chi lo aveva aggredito mentre lavorava il suo terreno, in località Carrube.
Nulla si è mai saputo con certezza sulle motivazioni dell’attentato che secondo le accuse sarebbe stato compiuto da Vonella, il quale, però, fin dall’inizio ha scelto di rimanere silenzio.
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