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«Solo in un Paese a regime fascista si può pensare che vengano cambiate le regole mentre si gioca la partita elettorale». Lo ha detto il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro, oggi in Calabria per alcune iniziative elettorali. «Solo in un Paese in cui la dittatura ormai ha preso il sopravvento – ha aggiunto Di Pietro – si può pensare che ciò lo si possa fare durante le elezioni. Ritengo che ci siano gli strumenti tecnici e giuridici per valutare serenamente l’ammissibilità delle liste come è stato dimostrato nel caso Polverini per il Lazio, ma non può essere accettabile che soltanto perchè una delle liste che è stata esclusa è del Popolo della libertà si debbano cambiare le regole del gioco. In queste elezioni e in tutte le altre precedenti – ha detto ancora il leader di Idv – molti partiti hanno visto le proprie liste escluse in taluni territori, anche in queste elezioni, anche ad Idv è capitato, ma certamente non ci permetteremo mai di dire che la colpa è dei magistrati piuttosto che della controparte politica. La verità è che questo governo si comporta come quel giocatore della partita che vedendo che perde impone che si ricominci la partita».

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