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Beni per 4,5 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Vibo Valentia a Andrea Mantella, di 38 anni, ritenuto un esponente di primo piano della criminalità organizzata della zona.
L’uomo, sottoposto alla misura dell’obbligo di soggiorno, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione «Uova del drago» condotta nel novembre 2007 dalla DDA di Catanza, contro esponenti della cosca Bonavota di Sant’Onofrio. Tra i beni sequestrati figurano un’azienda agricola, conti correnti bancari e terreni.
Secondo gli inquirenti l’uomo è un elemento emergente nel panorama criminale del vibonese. Mantella, tra l’altro, era totalmente sconosciuto al fisco. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, dal comandante provinciale della guardia di finanza Giuseppe Licari e dal comandante del nucleo di polizia tributaria, Michele Di Nunno.
L’operazione è stata denominata «Dolly», dal nome della pecora clonata, perchè fra i beni sequestrati figurano capi di bestiame, e risultano indagate altre sette persone che avrebbero fatto da prestanome per i beni di Mantella.
Il provvedimento di sequestro, emesso da Spagnuolo, ha interessato un’azienda agricola con allevamento di bestiame a Vibo Valentia; tutti i mezzi agricoli e le attrezzature dell’azienda; alcuni capannoni industriali realizzati abusivamente; terreni agricoli per complessivi oltre 70 mila metri quadrati; una villa di 561 metri quadrati e l’area circostante di 700 metri quadrati; un appartamento; un’auto di lusso e conti correnti bancari.
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