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di MICHELANGELO FERRARA
DUE TONNELLATE di carne e 150 chilogrammi di salumi sequestrati sono il risultato di un’operazioni dei Nas (nucleo antisofisticazioni dei carabinieri) che hanno provveduto inoltre, a porre sotto sequestro quattro attività commerciali operanti nel settore della macellazione e commercializzazione delle carni nella provincia di Matera ed una in quella di Potenza.
Un maxiintervento teso proprio a verificare il corretto stato di macellazione dei prodotti e la presenza di tutti quanti i crismi richiesti dalla legge in questo particolare caso.
Il valore commerciale delle due strutture sequestrate e delle tre chiuse, ammonta a duemilioni e mezzo di euro e hanno riguardato Matera e i comuni di Stigliano, Policoro, San Giorgio Lucano e Acerenza.
Il provvedimento che ha riguardato 3 stabilimenti di macellazione e 2 depositi di carni, è stato attivato a causa dell’assenza del riconoscimento da parte dell’Autorità competente, del piano di autocontrollo igienico e per le carenze igienico-sanitarie e strutturali. L’assenza di autorizzazioni sanitarie determina anche la certificazione di rintracciabilità dell’alimento.
L’operazione rientra nel programma nazionale che il Nas ha condotto a tutela della salute dei cittadini e che ha visto il sequestro di 18 tonnellate di carne e di prodotti di origine animale su tutto il territorio nazionale.
Le inosservanze più frequenti, sono dettate dal pessimo stato di conservazione, l’assenza di regolare bollatura sanitaria e di idoneo sistema di rintracciabilità.
Centosessantuno capi animali (equini, ovicaprini, suini e bovini) sono stati sottoposti a sequestro in quanto maltrattati o non correttamente identificati dai detentori in base a quelli che sono stati i controlli dei Nas che hanno seguito un indicazione di carattere nazionale in materia ed hanno ottenuto risultati importanti in questi ultimi giorni.
Le sanzioni amministrative accertate sono centocinquantadue, mentre centotredici responsabili di strutture sono i segnalati alle competenti Autorità Giudiziarie, Sanitarie ed Amministrative per i provvedimenti del caso.
Dei 536 obiettivi ispezionati, 102 sono risultati non in regole con le normative di settore, per violazioni riconducibili al mancato rispetto delle normative igieniche, all’irregolare conservazione degli alimenti ed alla non corretta tenuta dei capi animali da parte degli allevatori.
Per 14 attività (macelli, depositi ed allevamenti) si è resa necessaria l’adozione di una procedura di chiusura immediata o una richiesta di sospensione dell’attività, a causa delle gravi carenze igienico sanitarie ed autorizzative riscontrate dai militari.
Intanto, continua l’attività dei carabinieri in materia di sicurezza alimentare per individuare chi non ottempera alle normative riguardanti l’ igiene e la sicurezza alimentare che è un altro degli aspetti di primaria importanza e per il quale sono in corso una serie di controlli.
Lo scopo è quello di garantire la salubrità degli alimenti e degli ambienti di lavoro in cui avvengono le manipolazioni alimentari a tutela dei consumatori spesso “vittime” di acquisti di prodotti alimentari posti in commercio al limite della legalità.
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