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«La politica di Loiero è quella delle prebende, delle false illusioni, delle aspettative da deludere: un modo vecchio di fare politica». Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, Giuseppe Scopelliti, nel corso di una manifestazione a Vibo Valentia. Scopelliti, ha tracciato una similitudine tra Reggio Calabria, da lui amministrata, e la città capoluogo vibonese. «Vibo – ha aggiunto – non è diversa da Reggio, anzi possiede risorse turistiche e bellezze naturali ancora maggiori. Come a Reggio, occorre dare un’anima alla città e riuscire a creare quello che serve per realizzare gli obiettivi di sviluppo economico e sociale». Bocchino e Scopelliti hanno poi partecipato ad una manifestazione nel convento di Sant’Agostino di Paola. «Noi – ha detto Scopelliti – parliamo di una politica della sanità e loro fanno politica con la sanità, non avendo altro da fare che concepire il sistema delle istituzioni come proprietà da svendere. La Calabria ha bisogno di coraggio, di scelte di rottura, di metamorfosi culturali che valorizzino il grande fuoco che esiste nel cratere dei calabresi, che è quello dell’energia culturale, dell’intrapresa, dei giovani». «Paola – ha proseguito – è l’emblema di come le cose belle di questa Regione siano state mal valorizzate. L’identificazione di una grande cultura cattolica che doveva diventare simbolo di tradizione culturale, veicolo di sviluppo e di turismo. Basterebbe ricordare come questa Regione abbia fatto passare in cavalleria, tre anni fa, il cinquecentenario della morte di un grandissimo Santo come Francesco, per certificare l’inoperosità di un sistema autocentrico e di potere, insensibile ai bisogni culturali e vocazionali del territorio». Scopelliti ha aggiunto che «ci sarà una candidata di Paola, Italia Caruso, nella lista del Presidente». L’incontro è stato aperto dal vice coordinatore vicario del Pdl di Paola, Mimmo De Rosa, il quale ha evidenziato la necessità di «garantire alla Calabria una linea di rinnovamento. I calabresi non accettano le profferte che giungono dai settori della malapolitica». Il coordinatore e consigliere comunale, Basilio Ferrari, ha evidenzato come Paola «è stata abbandonata sistematicamente dal governo regionale, nelle infrastrutture e nei servizi». Al dibattito hanno partecipato il coordinatore provinciale del Pdl, Gianfranco Leone, e il vice coordinatore vicario, Giovanni Dima. Il senatore Antonio Gentile, vicecoordinatore regionale, ha insistito sulle «gravissime irregolarità della malasanità in Calabria. Stiamo aspettando che la magistratura intervenga. Petramala sta costringendo alcuni medici a candidarsi, ma noi pensiamo che prima o poi verrà il momento di pagare il conto con la giustizia anche per lui e crediamo che presto trionferà la legalità». Gentile ha ricordato come «Loiero non lo vuole nessuno: circa duemila dirigenti hanno firmato un appello contro di lui, diretto e chiaro. Pensano che i calabresi lo abbiano dimenticato?»
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