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E’ stato presentato ieri da Giuseppe Scopelliti, candidato alla presidenza della Regione per il Pdl, il “Meeting della gioventù” in programma sabato 27 al Centro agroalimentare di Lamezia Terme alle 10.30. «In Calabria si può rimanere. È fondamentale creare occupazione e crescita culturale – ha dichiarato Scopelliti – Vogliamo far nascere un sentimento comune fra i giovani e cioè quello di sentirsi orgogliosi d’essere calabresi».
La prima parte dell’incontro sarà dedicata alle testimonianze di giovani calabresi che hanno scelto di rimanere nella loro terra e sono riusciti ad affermarsi nel lavoro. È previsto un momento di intrattenimento, mentre le conclusioni saranno affidate allo stesso Scopelliti affiancato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni (in foto). «Vogliamo essere i guardiani di una stagione nuova improntata sulla legalità e sulla buona amministrazione», ha sottolineato il candidato governatore, «i nostri punti fermi sono formazione e cultura, due cardini della politica del fare che deve coinvolgere in pieno i giovani che devono sentirsi protagonisti del futuro di questa terra e non finire manovalanza della criminalità organizzata». Il coordinatore regionale del Pdl ha detto che «ci vogliono contenuti e ricchezza interiore. Nel nostro programma», ha evidenziato, «proporremo pochi temi, argomenti mirati che intendiamo concretizzare al più presto. Non serve stilare un programma con un’infinità di tematiche che poi restano sulla carta».
Il candidato ha ricordato come nella sua esperienza di sindaco abbia avuto grande attenzione per il mondo giovanile: «La nostra campagna elettorale – ha detto il primo cittadino – parlerà il linguaggio dei giovani calabresi per esprimere al meglio la nostra voglia di reimportare le migliori energie. Non faremo mai discriminazioni», ha aggiunto, «non c’interessa il colore politico, ma il contenuto delle idee. Vogliamo governare dieci anni e per fare questo c’é bisogno di un processo culturale che coinvolga, con un’aggregazione mirata, le scuole, le università, i luoghi sociali. La cultura della legalità», ha concluso Scopelliti, «parte dalla prevenzione dando ad ogni ragazzo dei riferimenti nuovi e strategici».

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