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Anche Pippo Callipo, imprenditore e candidato alle prossime elezioni regionali per l’Italia dei Valori è stato oggetto di minacce di morte. Una parte della lettera di minacce dice: «Devi farti da parte, altrimenti te la faremo pagare. Non fare il testardo. Lascia perdere la politica. Se proseguirai su questa strada ce la prenderemo con la tua famiglia e con la tua azienda. Guarda che non scherziamo». Callipo ha sporto denuncia al comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia ed ha anche commentato la vicenda: «Per una lettera anonima di qualche vigliacco non posso assolutamente tirarmi indietro, tradire i calabresi che hanno tantissime aspettative. Non posso deluderli».
Dalle parole scritte nella lettera appare chiaro «l’invito» a lasciare la politica ma Callipo afferma: «Non dò molto peso alla lettera – ha aggiunto – forse è una ragazzata o forse no, non lo so. Certo un pò di attenzione in più nei miei giri è d’obbligo. L’unica tutela che ho ce l’ho dal 1946, da quando sono nato, ed è il mio angelo custode. E’ una tutela alla quale mi affido ogni mattina ed ogni sera».
«I calabresi – ha sostenuto Callipo – pensano che con me si possa attuare il cambiamento e siccome ho una certa credibilità la gente si sta convincendo che è possibile intraprendere una strada nuova e cambiare le cose. In Calabria abbiamo bisogno di un cambiamento radicale, di una rivoluzione civile pacifica, ma una rivoluzione in tempi brevi. La gente non ce la fa più, da un punto di vista economico e di sistema di vita».
«Quindi andiamo avanti – ha proseguito – anche se un pensiero certe minacce te lo lasciano. Non si può essere superficiali o fare l’eroe. C’è gente a cui do fastidio. Andiamo a toccare tanti punti, economici pure, dove ci sono rendite, malaffare e distrazione di fondi pubblici. Alla stragrande maggioranza dei calabresi questo fa piacere ma ovviamente andiamo a scontentare qualcuno. Ma nella vita bisogna avere determinazione e coraggio. Se uno vuole accontentare tutti non fa niente, come purtroppo si è fatto in questi anni. Noi dovremo accontentare le persone perbene, le famiglie, gli onesti e scontentare quelli che vogliono vivere alle spalle di queste persone. Poi nel trattare con gli altri di assessorati, presidenze e vice presidenze possiamo farlo purchè si tratti di persone pulite, trasparenti. Io non ho parenti da sistemare, nè amici o amanti. Gli assessorati vanno a chi è competente. Quello su cui saremo intransigenti sono i valori morali, al trasparenza, l’onestà, la meritocrazia e la professionalità. Noi vogliamo persone che hanno una storia di onestà e moralità, non quelli che si presentano oggi per avere riacquistato un certo tipo di verginità politica. E poi vogliamo gente innamorata della Calabria. Solo se si è innamorati di quello che si fa, lo si fa bene».GLI ATTESTATI DI SOLIDARIETA’
Antonio Di Pietro – Leader Idv: «Esprimo a mio nome e dell’Italia dei Valori solidarietà e vicinanza a Pippo Callipo, oggetto di una vile e ignobile minaccia». «Ci auguriamo che la magistratura faccia al più presto chiarezza su questa grave ed incresciosa vicenda assicurando i responsabili alla giustizia». «Nel ribadire tutto il nostro sostegno a Pippo Callipo siamo certi che non si lascerà intimidire dalle vili minacce ricevute». «L’Italia dei Valori continuerà, senza se e senza ma, le proprie battaglie contro la criminalità organizzata e contro qualsiasi forma di commistione tra politica e malavita. Ci batteremo -conclude- per fare in modo che in politica si affermino i principi di trasparenza, moralità e legalità».Ignazio Messina – commissario regionale Idv: «Esprimiamo la massima solidarietà a Pippo Callipo per le vergognose minacce ricevute». «Da chiunque sia partito un gesto come questo, e non entriamo nel merito delle responsabilità – aggiunge Messina – si tratta di un atto vile, deprecabile ed ingiustificabile, oltre che inutile, perchè siamo certi che Callipo andrà avanti senza lasciarsi intimorire e non deluderà gli elettori che attendono di votarlo in attesa di un cambiamento reale, che solo lui può dare alla Regione».
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