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di ANTONIO CORRADO

“Benvenuti al Centro unico di prenotazione sanitaria della Regione Basilicata, la informiamo che il servizio è momentaneamente sospeso, la preghiamo di richiamare domani”.
Questo laconico messaggio, con tanto di accompagnamento della suadente colonna sonora del film “Ghost”, saluta da due giorni gli ignari cittadini che si rivolgono al Cup, con sede presso l’ospedale San Carlo di Potenza.
Impossibile prenotare una visita da tutta la regione, perché il diritto al lavoro si scontra con quello, sacrosanto, alla salute. Infatti, dopo un’infuocata assemblea sindacale presso sede della società potentina “Agile”, che gestiva i servizio per conto della Regione, i lavoratori hanno proclamato uno sciopero a tempo indeterminato. Un sacrosanto diritto, ma a farne le spese sono ancora una volta gli ignari cittadini, ai quali non è rimasto altro modo per prenotare che il sito web dell’azienda ospedaliera, o gli sportelli.
E chi non si può spostare, o non ha il pc, o non lo sa usare? Sul caso è intervenuta anche la segretaria regionale di Cittadinanzattiva e rappresentante del Tribunale dei diritti del malato, Maria Antonietta Tarsia, che lamenta «il paradosso -ci ha detto- del ritardo nella comunicazione agli utenti; visto che si parla di salute -prosegue la Tarsia- i tempi devono essere nell’ordine di poche ore, non di due giorni. Tanto più che gli organi preposti erano da tempo a conoscenza dello stato di agitazione di questi lavoratori, avrebbero dovuto predisporre tempestivamente una soluzione tampone. Chi sta male e ha bisogno di prenotare una visita specialistica, non può aspettare i tempi biblici della sanità e anche quelli burocratici legati alla gestione del front office».
Ieri mattina l’azienda sanitaria ha istituito un numero di emergenza per i propri pazienti e utenti che abbiano l’urgenza di prenotare prestazioni non differibili.
“Per chi si trova in questa situazione di necessità -si legge in una nota di servizio- è possibile telefonare al numero (a pagamento con tariffazione ordinaria ndr) 0971-613333, dalle ore 8 alle ore 18 (dal lunedì al venerdì) e dalle 8 alle 14 (il sabato). Il servizio è attivo oggi dalle ore 14 (ieri per chi legge ndr). Si coglie l’occasione per ricordare, altresì, che sono sempre in funzione le altre modalità di prenotazione: via internet, andando nell’home page del sito aziendale (www.ospedalesancarlo.it), cliccare il pulsante “prenotazioni on line” e seguire la semplice procedura guidata per la prenotazione; via sportelli per il pagamento del ticket, recandosi alle casse collocate nel salone dell’ingresso principale dell’ospedale”.
Intanto, sempre ieri, circa ottanta lavoratori della Agile hanno manifestato nell’atrio della Regione a via Anzio, mentre ai piani superiori era in corso un incontro istituzionale per chiarire la vertenza piuttosto spinosa, che si tradurrà in diversi giorni di disservizio sul numero unico del Cup. L’agitazione è iniziata quando le società materane “Datacontact” e “Lucana Sistemi” hanno vinto in cordata la gara d’appalto per la gestione di tutti i servizi tecnologici della Regione, compreso quello telefonico del Cup. L’Agile, società assorbita dal gruppo “Omega” che rientra nella sfera finanziaria del colosso Fininvest, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che non ha accettato la sospensiva richiesta in attesa della pronuncia di merito. Il risultato è la conferma dell’appalto alla cordata materana, con la firma del contratto e l’impegno sottoscritto di assorbire tutti i lavoratori ex Agile per tutti i servizi in gara.
Il problema è sorto quando si è verificata l’inadeguatezza della prima linea di finanziamento, poco più di 19 milioni di euro per 5 anni, a garantire i livelli occupazionali previsti di circa cento lavoratori. Il tutto a pochi giorni dall’ultimo consiglio regionale della Legislatura in corso; il che comporta la necessità di trovare una soluzione formalizzata in tempi rapidi, per non lasciare nell’incertezza decine di lavoratori. La soluzione prospettata è quella di attivare la cosiddetta “Linea 2”, finanziata da bando con 8 milioni di euro e individuata in prospettiva di un ampliamento dei servizi. Una soluzione che consentirebbe l’assorbimento di tutta la forza lavoro e anche della platea di ex dipendenti Eds, già garantiti precedentemente da Agile. Nel calendario degli incontri sulla vertenza era previsto già quello di lunedì prossimo, 8 febbraio, ma i lavoratori sono preoccupati per la situazione di incertezza e hanno deciso di scioperare, fermando l’erogazione dei servizi. Il dirigente generale della Presidenza della Giunta regionale, Angelo Nardozza, ha richiamato tutti al senso di responsabilità, chiedendo ai sindacati di interrompere lo sciopero in attesa dell’incontro di lunedì; ma i lavoratori, preoccupati del regime di incertezza, non hanno accettato confermando l’astensione. «Questo senso di responsabilità -scrivono in una nota- dovrebbe contraddistinguere tutti gli attori, non solo i lavoratori, coinvolti nella trattativa, per giungere quanto prima a una soluzione». «Auspico che dall’incontro di lunedì provenga una soluzione definitiva -ha commentato Carlo Quaratino della segreteria regionale Cisl- per salvaguardare i livelli occupazionali e i diritti acquisiti di tutti i lavoratori. Faremo le nostre valutazioni solo dopo l’incontro». I nuovi gestori si occuperanno, come faceva Agile, dell’assistenza tecnica sul portale Basilicatanet.it della Regione, del Contact centre regionale, del Cup e di tutta l’Itc (Information technology and comunication). All’incontro di lunedì seguirà un altro tavolo sindacale con i gestori e la Regione sulle modalità operative nell’erogazione dei servizi.

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