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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Manca solo l’ufficialità ma la candidatura a governatore per il centrodestra lucano di Magdi Cristiano Allam è tramontata. Il premier Silvio Berlusconi e il giornalista di origini egiziane ieri non si sono incontrati. Berlusconi ha trascorso la giornata a Milano e con l’ex direttore del Corriere della Sera non c’è stato nessun incontro. Questo almeno è quanto assicurano fonti attendibilissime. Ma pare che non ci fosse più bisogno di nessun confronto: il leader del Popolo della libertà, dopo aver esaminato una serie di report e aver ascoltato i propri dirigenti avrebbe preso la decisione di affidarsi a un dirigente locale per la corsa alla presidenza della giunta regionale di Basilicata.
Con Magdi Allam probabilmente ci sarà stata solo una comunicazione telefonica. Non se ne fa nulla quindi. L’eventuale candidatura a governatore lucano dell’europarlamentare che tanto ha animato il dibattito politico in Basilicata in questi giorni (e che presumibilmente continuerà a tenere banco anche durante la prossima campagna elettorale e magari anche a risultati ottenuti) e che ha creato una spaccatura tra favorevoli e contrari rimarrà solo un ipotesi sfumata.
Ed è difficile, che Magdi Allam, come viene suggerito da alcuni ambienti, possa guidare la corsa isolata di un ipotetico terzo polo.
Una cosa è stata chiara dal principio: la sfida di Magdi Allam puntava alla vittoria. Eventualità che con una forza di centro sarebbe davvero complicata da realizzare.
In ogni caso con l’uscita di scena dell’ex direttore del Corsera, la partita per guidare la sfida al centrosinistra e a Vito De Filippo è tutta chiusa tra i big del Pdl lucano. Su tutti c’è Nicola Pagliuca. L’ipotesi che l’attuale capogruppo del Pdl in consiglio regionale possa di nuovo provare a diventare governatore (nel 2000 sfidò senza successo Filippo Bubbico) è senz’altro la più accreditata. Il suo nome è in cima agli appunti di Silvio Berlusconi.
E da Roma il nome di Pagliuca viene dato come certo. Ma in serata si sono aperti nuovi scenari. Come ampiamente anticipato nelle scorse settimane la questione della candidatura a presidente della giunta regionale è legata anche alle divisioni matematiche tra i partiti fondatori del Pdl. In pratica, secondo i calcoli agli ex di Alleanza nazionale spettano tre candidature in altrettante regioni dove a marzo si vota per rinnovare le amministrazioni regionali. Al momento ad An sono destinate le candidature nel Lazio con Renata Polverini e in Calabria con Giuseppe Scopelliti. Manca la terza. Tutto però sembrava giocare a favore di un candidato ex di Forza Italia in Basilicata perchè in Toscana il favorito era il finiano Riccardo Migliori. Ma in serata c’è stato i dietro front del deputato Pdl Migliori che mal era digerito dalla Lega. Al suo posto sarà candidata in Toscana Monica Faenzi che finiana non è.
Per questo si apre di nuovo la caccia nel Meridione per il terzo di An. E quindi risalgono le quote di Egidio Digilio in prima battuta o del sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia in seconda battuta.
In ogni caso oggi ci dovrebbe essere la chiusura definitiva. I dirigenti del Pdl di Basilicata sono stati convocati a Roma. Dovrebbero entrare nella Direzione del partito nel pomeriggio e alla loro uscita il candidato del centrodestra per le prossime elezioni regionali non dovrebbe essere più solo un’ipotesi.

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