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Caro Direttore,
Le chiedo ospitalità per commentare la notizia della candidatura a governatore della Basilicata per il Popolo della Libertà di Cristiano Magdi Allam che tanti sembrano avversare anche con qualche malcelata vena di razzismo.
Le confesso che, in un primo momento, anch’io sono stato assalito da una serie di perplessità però, pensandoci bene, credo che ci siano, in questa proposta di candidatura, elementi assolutamente positivi che vanno evidenziati e valorizzati.
Se Cristiano Magdi Allam farà una vera campagna elettorale, forse per la prima volta da molto tempo a questa parte, i riflettori della politica nazionale verranno puntati sulla Basilicata, sulla quale, sia per le candidature del centro-sinistra che per quelle del centro-destra, nei media a diffusione nazionale, non si è spesa una parola sinora. Si è parlato della Puglia, della Calabria, della Campania ma sulla Basilicata nessuno si è sognato di fare alcuna riflessione e considerazione: più “terra di colonizzazione” di così! Se la candidatura Allam trascinerà in Basilicata anche il Presidente del Consiglio, tanto meglio poi.
Inoltre credo che la classe dirigente lucana sia divenuta oramai troppo autoreferenziale, eccessivamente invischiata in logiche localistiche per cui una candidatura di rilievo nazionale romperebbe questa specie di cappa di piombo che sta asfissiando il dibattito politico sul futuro, sull’identità e sul ruolo che la nostra Regione vorrà giocare nei prossimi anni. Bene che vada, questa classe dirigente parla e discute solo di buona amministrazione; ma, nelle condizioni in cui si ritrova la nostra regione col suo continuo e progressivo spopolamento, basta solo la buona amministrazione? Non occorrerebbe un progetto politico di respiro ed orizzonti più ampi che rompa nettamente con gli indirizzi di governo sinora seguiti e oramai deleteriamente consolidati? Alludo a ciò che si potrebbe fare e non è stato fatto in materia di formazione, di urbanistica, di infrastrutture, di agricoltura, di rilancio delle poche ed asfittiche realtà industriali. Non basta proporsi come alternativa se ciò che si predica non è realmente alternativo alle politiche che hanno precipitato la regione lungo una china che rischia di portarla alla cancellazione per mancanza di popolazione. In altri termini si potrebbe avviare un processo virtuoso del tipo di quello avviato da Vittorio Sgarbi a Salemi.
Si usa dire che Cristiano Magdi Allam non conosce la nostra regione ed il nostro territorio per cui questa proposta di candidatura farebbe scandalo. Ma sono mai scandalizzati costoro dei tanti “catapultati” da Roma che in questi anni sia il centro-sinistra che il centro-destra ci hanno imposto per il parlamento? E i tanti dirigenti locali che “conoscerebbero il territorio e le sue esigenze” cosa hanno fatto per arrestare il declino lucano? Ne sono stati i principali responsabili!!!
Allora dove sta lo scandalo? Se non altro questa scelta stimolerà la classe dirigente lucana del PDL -me compreso- a fare meglio e di più perché nel futuro alligni sul nostro terreno un candidato credibile.
C’è inoltre anche una considerazione più squisitamente politica. Questa candidatura è stata sinora l’unica che ha generato una qualche preoccupazione nel centro-sinistra lucano, senonaltro per la sua imprevedibilità e assoluta novità. E’ una candidatura di centro ma non dei partiti di centro che un qualche problema pone all’UDC lucano che ha scelto il centro-sinistra e alla miriade di soggetti che si dicono di centro e che non hanno ancora deciso. La classe dirigente lucana del PDl era già rassegnata alla sconfitta; questa provocatoria candidatura “resetta” l’ambiente; rivitalizza il dibattito politico trascinandolo fuori dalla palude polemica in cui era finito in attesa di una lenta ed inesorabile morte eutanasia.
Ben venga Cristiano Magdi Allam se la sua presenza potrà avviare un profondo rinnovamento e rimettere in gioco il centro-destra nell’agone politico lucano: serve al PDL, serve allo stesso centro-sinistra -che con un PDL debole crede di poter fare il bello e cattivo tempo, serve alla Basilicata.
Leonardo Giordano
Dirigente Regionale PDL
Sindaco di Montalbano Jonico
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