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Il Presidente Napolitano, nel corso della sua visita oggi a Reggio Calabria, ha parlato del fenomeno di flussi migratori. Una situazione «che non siamo riusciti a padroneggiare. Questo non deve più ripetersi».
Le parole di Giorgio Napolitano si riferiscono ovviamente ai fatti recenti di Rosarno. Napolitano ha chiesto oggi «ordine e legalità nel mercato del lavoro» e nella regolamentazione dell’immigrazione. Solo così si può «avere futuro e sviluppo», ha detto il Capo dello Stato, il quale ha invitato a «lottare contro la criminalità e l’intolleranza», e su questo «possono fare molto la società, il mondo imprenditoriale e il mondo sindacale».
Il Capo dello Stato, durante l’incontro in prefettura con i vertici della magistratura, delle istituzioni e delle organizzazioni impegnate contro il crimine organizzato, ha voluto sottolineare come «ci siano segni confortanti». Nella lotta alla ‘Ndrangheta «stiamo assistendo ad una pagina nuova».
Per quanto riguarda invece i fatti di Rosarno sia chiaro che «tutti avremmo dovuto prevenire» quanto è successo; «ciascuno ha la sua responsabilità». Quanto è accaduto ha tirato fuori «il peggio» di ognuno, ma «guai a pensare che gli immigrati portano violenza e che i cittadini di Rosarno sono razzisti». La Calabria è una regione «difficile e sfortunata, che deve mobilitarsi di più, ma non possiamo abbandonare i calabresi al pregiudizio», nè «possiamo rimanere in semplice attesa.
Relativamente invece alla lotta alla criminalità, Napolitano ha ribadito il suo «pieno sostegno alla magistratura che si sta battendo con intelligenza e professionalità» per lo stato di diritto
La ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale «più insidiosa e capace di penetrazione nel nostro Paese e non solo». «L’impegno del Governo in questi giorni è molto positivo
Infine il commento del ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini presente all’incontro con gli studenti:
«Oggi ricordiamo, e per questo è un’occasione importantissima, quanti hanno pagato con il sacrificio della vita la loro testimonianza di fedeli servitori dello Stato». «Noi – ha aggiunto la Gelmini – dobbiamo sempre tenere viva la loro memoria. Da questa terra, da cui partì giovanissimo, il giudice Antonino Scopelliti servì fedelmente il suo Paese rifiutando ogni forma di compromesso. Insieme a lui ricordiamo quanti hanno fino in fondo sacrificato la loro vita e che il loro insegnamento diventi stella polare nella lotta alla mafia».
L’incontro con gli immigrati
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha incontrato a conclusione dell’iniziativa sulla legalità, tre degli immigrati rimasti feriti nel corso degli incidenti accaduti nei giorni scorsi a Rosarno. Il Capo dello Stato ha stretto la mano ai tre immigrati, sincerandosi delle loro condizioni di salute ed ha avuto con loro un breve colloquio e, salutandoli li ha baciati sulle guance.
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