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La Guardia di finanza della compagnia di Gioia Tauro ha sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria, denominata «Alba chiara» e coordinata dalla procura della Repubblica di Palmi e dalla DDA di Reggio Calabria, sono state arrestate 38 persone implicate in questo giro di droga che ha interessato non solo il circondario della Piana gioiese, ma anche Crotone ed alcuni centri del catanzarese. L’attività investigativa delle Fiamme gialle, sviluppata tra l’inizio del 2007 e lo scorso anno, assume grande rilievo perchè «identifica e rallenta, in un momento di riassetto dei delicati equilibri criminali della Piana, la crescita della nuova manovalanza a disposizione della cosca egemone su Gioia Tauro». I particolari dell’operazione saranno resi noti in conferenza stampa, alla presenza del procuratore della DDA reggina Giuseppe Pignatone. Alla fase esecutiva dell’operazione partecipano 200 finanzieri.
Tra gli arrestati nell’operazione personaggi considerati dagli investigatori manovalanza della cosca Piromalli, egemone, ormai, su Gioia Tauro, dopo i contrasti sorti con i Molè, una volta alleati.
Agli arrestati, a vario titolo, comunque, non viene contestata l’associazione mafiosa, ma l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di armi. Gli arresti sono stati eseguiti nel reggino, nel catanzarese, nel crotonese ed a Catania. I finanzieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno condotto le indagini, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni alla ricerca di droga ed armi.
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