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«Sono vicina al Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, vittima di una gesto ignobile. Esprimo all’alto prelato la mia piena solidarietà e quella dell’Amministrazione che rappresento per la gravissima intimidazione subita. La solidarietà che intendo esprimere al Vescovo in questa occasione nasce dalla consapevolezza che il diritto alla parola è sacro e va difeso da parte di tutti. Non si può negarlo a priori solo per l’abito che si porta o in nome di una diversa sensibilità. Le Istituzioni, tutte le Istituzioni, debbono essere cittadelle aperte al dialogo». Lo afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro. «Non sappiamo da dove provengono le minacce, ma tutto fa pensare che siano in relazione al lavoro pastorale in favore dei poveri e degli emarginati che Monsignor Cantafora sta portando avanti nella sua Diocesi» . Di fronte a questa situazione, il presidente della Provincia di Catanzaro rivolge un appello alle autorità competenti, chiedendo di «portare a termine un’indagine immediata e completa su questo deprecabile incidente».

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