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di VITTORIO LAVIANO La devastazione che ha interessato il quartiere di Valleverde a Melfi, compreso tra via Pisa, via Taranto e via Venezia è ormai allarmante. La zona è quella dove sorgono gli appartamenti ex Ater sgomberati dopo il crollo di un solaio nella primavera del 2003.
Una volta perfezionata la transazione giudiziaria tra i residenti e l’agenzia territoriale di edilizia, si attendeva l’abbattimento delle costruzioni e la riqualificazione dell’intero isolato.
Fin dal 2007, quando cioè anche l’ultima famiglia melfitana è stata rimborsata, nessun cantiere per la demolizione è mai stato aperto.
Tale ritardo ha provocato l’entrata in azione di ladri e soprattutto vandali che oggi hanno letteralmente saccheggiato ogni abitazione.
Così sono stati portati via interi pavimenti, tutti gli infissi ed i sanitari meglio conservati, contatori appena installati di luce e gas, ringhiere, marmi dalle scalinate, saracinesche di cantine e box auto.
Lo spettacolo che oggi si offre al passante è raccapricciante.
L’autentica razzia che si è consumata in via Pisa rende la zona a dir poco spettrale.
Il ritardo nell’intervento di riqualificazione si spiega con una nuova perizia del consulente tecnico di ufficio, nuovamente nominato dal tribunale di Melfi, resasi necessaria dopo le relazioni presentate da collaudatore e direttore dei lavori incaricati dall’Ater.
L’agenzia territoriale di edilizia residenziale, in sostanza, sarebbe pronta ad avviare le opere ma adesso non è più possibile demolire i palazzi, divenuti prova fisica dei documenti presentati in tribunale.
Resta lo sconcerto per dei vetri distrutti a colpi di pietre rimasti appesi a degli infissi ormai abbandonati e pericolosamente in bilico sul passaggio dei pedoni.
Il consiglio è quello di evitare ogni passaggio sotto quei palazzi troppo pericolosi per l’incolumità anche fisica di chiunque si trovi a dover transitare nella zona che collega l’adiacente commissariato di polizia con la frequentatissima via Foggia.
Il primo cittadino di Melfi si dice: «impossibilitato ad intervenire – spiega il sindaco Ernesto Navazio – perché non siamo i proprietari degli immobili. Oltre ad un controllo generalizzato della zona, che svolgiamo comunque grazie al prezioso lavoro dei nostri vigili urbani, abbiamo pure chiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché intensifichino le perlustrazioni del quartiere abbandonato. Non resta che auspicare la rapida conclusione della vicenda giudiziaria ben sapendo che l’Ater ha già avviato da tempo tutte le operazioni necessarie per dare il via alla definitiva riqualificazione dell’area».
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