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La rete ortopedica e traumatologica calabrese è stato argomento di un vertice svoltosi nella sede dell’assessorato alla salute presieduto dal vicedirettore generale vicario Nino Bonura e dalla dottoressa Rosalba Barone.
Il vertice scaturisce da una precisa richiesta contenuta in una lettera dei primi di gennaio del presidente regionale dell’Otodi (ortopedici e traumatologi ospedalieri d’Italia), Giuseppe Barilaro (primario al Pugliese di Catanzaro), che partiva proprio dalla richiesta di verifica delle condizioni di lavoro degli addetti ai vari reparti di ortopedia a seguito dei vari episodi in ospedali regionali e per avviare quella che Barilaro ha definito «un ciclo nuovo di collaborazione fattiva e di rapporto recuperato tra utenti e sanitari».
Barilaro sottolineava come gli ortopedici sono costretti a dare prestazioni «non programmabili e spesso in situazioni di estrema carenza di risorse o di particolare stress lavorativo». E da qui scaturiva la richiesta, accolta dal Dipartimento regionale alla Salute con la convocazione del vertice a Catanzaro. C’è stata una discussione sulle varie problematiche e si è preso atto dell’estrema dinamicità dei vertici regionali nell’affrontare i problemi di ortopedia e traumatologia per meglio razionalizzare la rete regionale al fine di garantire una migliore assistenza, pur nelle ristrettezze dettate dal piano di rientro, con molti punti di discussione all’ordine del giorno, tra cui la qualità e la sicurezza delle prestazioni, il confronto con l’Università, le disponibilità materiali e le prestazioni ambulatoriali.
È stata alla fine creata una commissione ristretta che dovrà ora redigere un piano operativo e di cui fanno parte, tra gli altri, lo stesso Barilaro; il rappresentante del sindacato di categoria il dott.Gaetano Topa, un direttore generale di azienda ospedaliera ed un direttore generale di azienda sanitaria.
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