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«E’ gravissimo ciò che si è verificato il 28 dicembre 2009 nella trattativa Sindacato-Sielte-Governo tenutasi presso il Ministero del Lavoro a Roma. L’Azienda rigettando tutte le proposte avanzate unitariamente dal sindacato, ha deciso unilateralmente di varare un piano di licenziamenti di massa».
A sostenerlo è il segretario generale della Fiom Cgil della Calabria, Mario Sinopoli, che ha annunciato la proclamazione di 16 ore di sciopero ed una manifestazione davanti la sede della Giunta regionale per domani.
«La Sielte – ha aggiunto – ha preannunciato la messa in mobilità e il licenziamento di oltre 550 lavoratori per la maggior parte collocati nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria.
Per capirci, per quanto riguarda i cantieri chiusi la Sielte ha rifiutato, a differenza di altre aziende del settore, di utilizzare la cassa integrazione in deroga concessa dal Governo con la messa in mobilità di tutti i lavoratori e relativo licenziamento».
«Ebbene – ha sostenuto Sinopoli – il 40% di questi lavoratori sono calabresi, provenienti dai cantieri di Cosenza, Lamezia, Catanzaro, Crotone e Vibo. Ma anche i licenziamenti previsti per i cantieri aperti colpiscono pesantemente i lavoratori dei cantieri di Catanzaro, Reggio Calabria, Gioia Tauro e Locri».
«Tutto questo – ha proseguito il sindacalista – è inaccettabile soprattutto perchè si taglia in un settore che ha grandi potenzialità di mercato con investimenti massicci preannunciati dal governo sulla banda larga e più in generale sul settore delle telecomunicazioni. I lavoratori e il sindacato si opporranno duramente a questa scelta scellerata della Sielte. Se l’azienda pensava di intimidirci e spaventarci ha proprio sbagliato i conti. La nostra risposta sarà dura e immediata. Il Coordinamento regionale delle Rsu delle Sielte riunitosi a Lamezia ha giudicato inaccettabile e da respingere questo provvedimento della Sielte, ha dichiarato una settimana di mobilitazione e di lotta di tutti i lavoratori del settore degli appalti telefonici».
«Si parte subito – ha sostenuto Sinopoli – con un pacchetto di 16 ore di sciopero, articolato con 2 ore giornaliere ad inizio turno dall’11 al 14 gennaio e 8 ore per venerdì 15 in contemporanea allo sciopero di tutti i cantieri del gruppo Sielte in Italia. La mobilitazione sarà accompagnata dalle assemblee dei lavoratori in tutti i cantieri calabresi, da presidi e sit-in sotto le prefetture e da una manifestazione regionale che terremo venerdì 15 gennaio sotto la sede del Governo regionale a Catanzaro per chiedere al presidente Loiero e all’assessore alle Attività produttive Sulla, di stare a fianco dei lavoratori calabresi degli appalti telefonici che lottano per salvare il posto di lavoro in un settore vitale per l’ammodernamento infrastrutturale della nostra regione». «La nostra lotta – ha concluso – andrà avanti finchè l’azienda non ritirerà i licenziamenti e tornerà a sedersi al tavolo della trattativa al Ministero».

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