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Il segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, arrivato in Calabria per partecipare a “La giornata nazionale della solidarietà” e per parlare dei fatti di Rosarno legati al lavoro e alla legalità: «Noi siamo qui per esserci. Non bisogna accettare che passi l’idea che non si può fare niente davanti a dei fatti che hanno colpito l’opinione pubblica. Far passare l’idea che il più grande partito di opposizione vuol mettere mani e piedi in queste difficoltà, in questi problemi e cercare di aiutare una riscossa che venga presa come un tema nazionale. Calabria-Italia credo che sia ora di ribadirlo».
Nel corso della giornata il segretario nazionale del Partito Democratico incontrerà sindacati, associazioni di categoria e partenariato oltre a esponenti politici per affrontare i temi del lavoro e della legalità dopo i fatti di Rosarno. Insieme al segretario del Pd, ci sono tra gli altri l’ex ministro alla Salute Livia Turco; il segretario del Pd Carlo Guccione, vari parlamentari e dirigenti regionali del Partito Democratico. Numerosi i temi sui quali Bersani è intervenuto e che affronterà nel corso della sua visita.
POLITICHE FISCALI
«Credo che gli italiani abbiano avuto la percezione netta della colossale marcia indietro che si fa dopo aver agitato in termini propagandistici questi temi». «Dire – ha aggiunto Bersani – che non si interviene sul fisco è una contraddizione in termini. Bisogna intervenire perchè c’è la crisi e quindi fare qualcosa per favorire i consumi e gli investimenti e pertanto intervenire anche sulla fiscalità. È quello che noi proponiamo da mesi. Poi – ha osservato il segretario del Pd – questo continuo agitare il tema senza mai concludere niente penso che raffiguri un modo di governare che, francamente, non è credibile, non è accettabile».
LAVORO
«Oggi siamo qui a discutere di lavoro, dopo che ieri siamo riusciti a mettere sotto la maggioranza, cioè approvare un documento che riprende il tema Mezzogiorno e quello del lavoro per i giovani, anche con proposte concrete perchè bisogna camminare su due gambe, una sola non basta. Legalità e lavoro, questa è la nostra piattaforma per il Mezzogiorno, attraverso un piano straordinario». Lo ha affermato Pierluigi Bersani, incontrando a Lamezia Terme i rappresentanti delle forze sociali della Calabria. «Legalità e lavoro, problema Calabria, problema Sud, – ha concluso – sono due cose importanti».
‘NDRANGHETA
«Abbiamo sette punti per dare più forza al contrasto alla ‘ndrangheta. Li abbiamo presentati. Sono punti sui quali, credo, si dovrebbe trovare un’intesa rapida per dare il segno che lo Stato è presente ed è presente con nuove norme, con nuove forze».
«Naturalmente – ha aggiunto Bersani – ci sono dei punti sui quali ho paura che l’accordo sia difficile, per esempio su un tema delicatissimo come quello delle intercettazioni e la possibilità di usarle in modo opportuno, giusto, funzionale per il contrasto alla ‘ndrangheta. Su questo – conclude – mi pare che fra noi ed il centrodestra ci siano opinioni differenti».
GIUSTIZIA
Ai giornalisti che gli hanno chiesto di esprimersi sul tema delle riforme legate alla giustizia, ha risposto con una battuta: «Siamo favorevoli da domani mattina – spiega – a ragionare di riforme di sistema, compresa la giustizia, per tutti i cittadini».
EDILIZIA CARCERARIA
«C’è una cosa che mi turba un pò, perchè il ministro ieri ha parlato di misure straordinarie. Non vorrei che su un piano di questo genere si pensasse di procedere per ordinanze che bypassassero tutte le proceduire concorsuali. Bisogna essere molto cauti, noi saremo contrari. Abbiamo un nostro modo di intendere questo piano carceri che prevede ristrutturazioni».
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