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E’ COMINCIATO nel migliore dei modi l’anno solare per il Melfi. Perentorio è legittima la vittoria contro il Barletta, che segna il ritorno al successo da parte dei gialloverdi, in astinenza da tre punti dal lontano 1° novembre 2009.
Una prova convincente da parte di tutta la squadra e dei nuovi arrivi in particolare. Vanacore ha contribuito in maniera importante ad innalzare il livello di esperienza per una squadra che difettava sotto questo punto di vista.
Agius ha dimostrato di essere un ottimo difensore e di poter diventare presto il leader arretrato di un reparto, bisognoso di una valida guida.
Guazzo poi, pur giocando con 38 di febbre, ha bagnato il suo esordio federiciano con una doppietta da opportunista, facendo intravedere interessanti qualità da goleador.
Insomma i tre nuovi acquisti hanno svolto in pieno, il proprio compito, fornendo una prima impressione decisamente positiva.
La cosa più rappresentativa però del ritorno al successo del Melfi, riguarda l’aspetto fisico – atletico. La squadra ha lavorato intensamente e bene nel periodo natalizio, sfruttando la sosta per ritrovare lo smalto perduto.
Non tragga in inganno l’impressione generale. Il Barletta è sembrato piccolo ed inerme, grazie alla prestazione collettiva dei gialloverdi, autoritari e cinici sotto rete come nel mese di ottobre.
Lo stesso Nello Sciannimanico, tecnico pugliese, ha elogiato il Melfi a fine gara, rimarcandone meriti e qualità.
El Kamch, pilastro insostituibile della manovra melfitana, è ritornato ai livelli consoni che tutti gli riconoscono, tant’è che risultava a ben donde richiestissimo in sede di mercato.
La società ha tenuto duro, mantenendo i pezzi pregiati, il marocchino, ma anche Arcamone che quando ritroverà la condizione migliore, tornerà ad essere decisivo, puntellando nel contempo l’organico con tre acquisti di spessore.
Una società che ormai si è sempre più consolidata, acquisendo competenza e linearità.
Non sappiamo quali altre dirigenze a fronte della misera conquista di due punti in sette partite, non avrebbero messo in discussione l’allenatore, facendosi prendere dall’ansia derivante dai risultati negativi.
I vertici gialloverdi, hanno mantenuto dritta la rotta e saldo il timone, non facendosi travolgere dalla burrasca, dando fiducia al tecnico, puntando sulla quotidianità del lavoro, attendendo la riapertura del mercato, per colmare gli errori commessi in estate.
Con la stessa calma, interagendo con il tecnico, uomo serio e professionale, si è deciso si aspettare per l’ingaggio di un laterale di centrocampo, privilegiando la soluzione interna, economicamente vantaggiosa e ci si augura, ugualmente efficace.

Naglieri in veste di centrocampista esterno, ha giocato un ottima gara dimostrando di potersi ritagliare uno spazio importante in questa nuova posizione.
Una rondine non fa primavera certo, ma l’inizio è incoraggiante.
Stesso dicasi del Melfi, che ha vinto una partita, ma in concomitanza di alcuni altri risultati, non ha allungato sulla zona play – out. Il margine di vantaggio resta di sole tre lunghezze. C’è bisogno di continuità per risalire la china e porsi in un ambito più tranquillo.
Ad Aversa si può fare risultato, a patto che si giochi con la stessa umiltà e l’identica determinazione, messe in campo domenica. I rientri di Vignati e Chiaria poi, aiuteranno ulteriormente, aumentando le possibilità di scelta.

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