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Lavorano senza sosta i magistrati della Procura della Repubblica di Catanzaro che stanno conducendo l’inchiesta sulla bomba alla sede della Procura generale di Reggio Calabria. «Stiamo lavorando molto intensamente – ha detto il Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo – e senza sosta per coordinare le indagini sulla bomba alla Procura generale di Reggio Calabria.
A breve ci sarà anche un vertice con gli investigatori per decidere le attività da svolgere. La vicenda è complessa e per questo motivo è necessario mantenere il massimo riserbo».
Nel fascicolo d’indagine, assegnato al procuratore aggiunto vicario, Salvatore Murone e attualmente aperto contro ignoti, vengono ipotizzati i reati di violenza e minacce al corpo giudiziario, in particolare nei confronti della Procura generale reggina.
I carabinieri del Ris di Messina, intanto, stanno ultimando gli accertamenti sulle immagini registrate dalle telecamere della Procura generale di Reggio nelle quali si vedono i due attentatori e quanto accaduto prima e dopo lo scoppio dell’ordigno. Gli investigatori stanno acquisendo anche i filmati registrati da altre telecamere poste nella zona adiacente a quella del palazzo della Procura generale.
Intanto domani si riunisce il Consiglio comunale di Reggio Calabria per discutere dell’attentato fatto contro la Procura generale. «A seguito della gravissima intimidazione subita dalla magistratura reggina – è detto in un comunicato – il presidente del Consiglio comunale, avv. Aurelio Chizzoniti, ha disposto, con procedura straordinaria ed urgente, la convocazione del Consiglio Comunale per il 12 gennaio con inizio alle ore 17,30, nella Sala adunanze di Palazzo S. Giorgio». «L’argomento posto all’ordine del giorno – si afferma ancora nella nota – riguarda: ‘Dibattito politico afferente la gravissima intimidazione perpretata ai danni della magistratura reggina».

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