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Il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo, ha presentato a Catanzaro, assieme all’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, il movimento politico “Slega la Calabria” che parteciperà con proprie liste provinciali alle elezioni regionali del 2010. «Stiamo nel centrosinistra a prescindere dal candidato presidente. La destra ci fa paura con le sue politiche liberiste e il tentativo di dividere più che unire. Non ci piaccioni i terzi poli che rischiano di essere, nelle condizioni attuali, al più delle nobili testimonianze».
Alla presentazione del nuovo soggetto «un movimento di persone» hanno partecipato, tra gli altri, anche Nunzia Coppedè, presidente di Fish Calabria, e il sociologo Vito Teti. «Il nostro – ha detto ancora Cersosimo – non è, come qualcuno ha inteso sostenere, una riedizione del ‘movimento dei professorì che partecipò alle elezioni regionali 5 anni addietro e non ha nulla a che vedere con quella esperienza. Quello che vogliamo fare è un movimento dal basso che rimanga comunque sempre tale. Non ci spaventano i partiti ma vogliamo tirarci fuori dal politicismo corrosivo che, da strumenti costituzionalmente insostituibili, li ha fatti diventare gusci vuoti dominati da gruppi oligarchici e autoreferenziali. Pensiamo alla presenza di persone competenti non perchè scienziati o docenti universitari ma perchè portatori di competenze e professionalità che non amano i cosiddetti ‘uomini della Provvidenzà sia a livello nazionale che, tantomeno, a livello locale. Così costruiremo un movimento dal basso che duri nel tempo».
Cersosimo ha aggiunto che «dalle principali cariche istituzionali della Regione, il presidente della Regione Agazio Loiero e il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, abbiamo avuto apprezzamenti e incoraggiamenti.
Il nostro è un movimento e resterà tale. Non abbiamo alcuna intenzione di dare vita all’ennesimo partitino. L’intento che ci muove è che se non si può cambiare la politica si possano cambiare le politiche. L’apporto mio e di Silvio Greco sta a dimostrare che tutto ciò è stato possibile come è avvenuto nell’attività della Regione nei settori dell’ambiente e della formazione».
«La mia presenza e il mio impegno – ha detto Greco – rappresentano la volontà di dare una valenza di tipo ambientalista a questa esperienza. In Calabria, regione che non ha conosciuto lo sviluppo industriale, esistono seri problemi sanitari che non possono essere sottovalutati. Noi non chiediamo discontinuità perchè abbiamo dei risultati da portare. La nostra esperienza ha dimostrato che si può smontare l’idea secondo cui non si può fare nulla. Esistono certo lacci e lacciuoli ma la nostra idea che potrà sembrare velleitaria e magari anche giacobina, è di lavorare per superare questi luoghi comuni. Ad animarci è deve essere anche la domanda: ‘quale Calabria lasceremo ai nostri figli?»

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