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«Il nuovo bando per la differenziata, messo a punto dalla Regione Calabria, serve soltanto a raccogliere consensi elettorali; è falso e pretestuoso, alimenta la mala gestione delle macchine comunali e perpetua i danni ambientali e finanziari già prodottisi; penalizza quei pochi comuni che hanno fatto davvero la differenziata e premia, al contrario, da una parte chi non l’ha fatta e, dall’altra, i “ladroni” protagonisti del fallimentare sistema delle società miste». Lo sostiene il sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi, in una lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che lo stesso primo cittadino consegnerà a mano al Quirinale, a Roma.
«Alla base dell’inefficiente e criminale sistema delle miste in Calabria nelle quali – spiega Galiardi – c’è un socio pubblico incompetente che gioca un ruolo molto importante: raccogliere il consenso elettorale per i propri padrini politici. I rappresentanti del pubblico, in queste società, sono quelli che procacciano voti in cambio di una lauta indennità e con la promessa del silenzio assoluto sulle disfunzioni del sistema. Il socio privato, invece, è quello che non ha interesse a far funzionare il sistema perché, dal mancato funzionamento, ci sono soltanto guadagni. Per capirci – precisa Gagliardi – non c’è l’interesse a far funzionare la differenziata perché, altrimenti, si dovrebbero chiudere gli impianti per lo smaltimento. Più indifferenziata c’è, più guadagna il privato e più urgenza c’è di fare termovalorizzatori. Con meno raccolta indifferenziata e più differenziata si verifica il contrario».
In questa fotografia, già disastrosa, si inserisce adesso il nuovo bando sulla differenziata della Regione Calabria: «l’ente – piega Gagliardi – riconosce 25 euro pro capite a quei comuni che non hanno fatto la raccolta differenziata come invece prescritto dal 2006. Chi non ha fatto la differenziata o non ha raggiunto risultati positivi al di sopra del 40 per cento ottiene i fondi. Al contrario, chi ha raggiunto quote superiori al 40 per cento riceve 10 euro procapite. Oltre a questo criterio di base, vi è anche un secondo criterio: viene infatti riconosciuta un’altra parte di finanziamento per quei comuni che avranno raggiunto una quota superiore almeno del 15 per cento di differenziata rispetto all’anno precedente. Facciamo un esempio: Saracena, che oscilla oggi tra il 60 ed il 65 per cento (il comune più virtuoso in Calabria), per ottenere il finanziamento previsto da questo criterio dovrebbe arrivare al 75-80 per cento. Chi invece parte da zero (non avendo fatto differenziata ad oggi), potrà più facilmente arrivare al 15 per cento ed ottenere anche questa quota di finanziamento. Un meccanismo concepito soltanto per punire i comuni virtuosi e premiare i “ladroni”, consolidare il sistema criminale delle società miste e fornire liquidità a tutte quella grandi città che non hanno mai seriamente avviato la differenziata in questi anni, arrecando danni alle finanze ed all’ambiente».
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