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«761 cittadini delle località di Bivona, Porto Salvo, Vibo Marina e Longobardi hanno lamentato danni per beni mobili e strutturali per un valore accertato di 8.934.468,39, di cui 4.565.893,46 per danni alle strutture. Considerato che soltanto Che soltanto 137 richiedenti, di cui alla determina n. 64 del 14.12.2006 del settore 7, per una somma di 420.000,00 destinata a 124 alluvionati, e alla Determina n. 76 del 29.12.2006 del medesimo settore, per una somma di 46.000,00 destinata ad altri 13 richiedenti, hanno ricevuto acconti tra le mille ed un massimo di quattromila euro; considerato che che almeno 584 richiedenti, le cui pratiche sono risultate idonee e corredate da tutti i documenti richiesti, alla data odierna non hanno ricevuto nulla, a fronte di un danno medio di tutti gli aventi diritto di circa 12.391, 77. È quanto scrive Michele Furci, capo gruppo dell’Italia dei Valori in una interrogazione al sindaco della città Franco Sammarco e al presidente del Consiglio comunale Marco Talarico. Dopo questa premessa Furci chiede che, alla luce del rinnovato riconoscimento dello stato di emergenza per calamità naturale, il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e l’assessore al ramo affinchè rinnovino ogni possibile azione nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere la somma di cui in premessa, necessaria al soddisfacimento della legittima aspettativa dei nostri sfortunati concittadini colpiti dal nubifragio del 3 luglio di tre anni fa. « A tal fine -conclude – si chiede anche al Sindaco di promuovere una apposita riunione con la Deputazione calabrese di modo che, per come giustamente si è intervenuti tempestivamente e fattivamente a L’Aquila e Messina, si faccia altrettanto per i nostri alluvionati».

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