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L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato la sperimentazione del progetto pilota di telemedicina TeleSani (sistema web-based di teleconsulto e teleassistenza sanitaria sul territorio), in collaborazione con la Divianimati srl, che ha realizzato il sistema.
«Si tratta di un progetto – è detto in un comunicato dell’Azienda – che permette di collegare in rete telematica tra loro le strutture sanitarie della provincia, gli ospedali provinciali di riferimento con gli ospedali di distretto, coinvolgendo anche le strutture di medicina generale del territorio.
«Nell’ambito del progetto – si afferma ancora nella nota – è previsto, tra l’altro, il rilascio della cartella clinica on line. Il sistema integra in una Cartella clinica digitale multimediale dati ed informazioni residenti negli archivi dei differenti presidi, dove gli eventi sono generati e permette la condivisione multiutente via web della cartella clinica consentendo, ad un ristretto numero di medici organizzati in un centro specializzato di riferimento, di controllare a distanza lo stato di salute di un numero elevato di potenziali pazienti sia a scopo preventivo e terapeutico che per il soccorso a seguito di un’emergenza.
La Cartella clinica digitale multimediale costituisce quindi il fulcro di un ambulatorio virtuale a carattere multidisciplinare che consente la realizzazione di riunioni di gruppo per la discussione di casi clinici fra più specialisti appartenenti a diverse unità operative di diversi ospedali».
«In questa prima fase – riferisce ancora l’Asp – la sperimentazione del sistema è stata avviata presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari diretto dal dott. Giovanni Bisignani ed il reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Acri diretto dal dott. Romano Musacchio».
«L’obiettivo – ha detto il direttore generale dell’Asp, Franco Petramala – è quello di arrivare entro il 2012 all’informatizzazione di tutti i reparti e delle strutture dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza combinando le risorse scientifiche e le esperienze già maturate presenti nel settore della telemedicina a livello europeo con le risorse umane, progettuali, professionali e tecniche presenti sul nostro territorio».
«Con questo sistema – ha commentato l’ing. Nicola Buoncristiano, Direttore dell’Unità operativa di Ingegneria clinica dell’Asp di Cosenza – viene ottimizzato il servizio sanitario nella nostra provincia, accentrandolo fisicamente in una struttura, ma estendendolo capillarmente sul territorio, semplificandone la fruizione all’utenza periferica e permettendo così la realizzazione di una rete territoriale che aiuti i piccoli ospedali e i medici di medicina generale, soprattutto se isolati, a beneficiare delle capacità diagnostiche e di consulenza specialistica degli ospedali più attrezzati».
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