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SIBILLA BACOLI-FRANCAVILLA 0-1
SIBILLA BACOLI (4-4-2): Iaccarino 6,5; Rainone 6,5, Castiglione 5,5, Zinno 5,5, Poziello C. 5,5; Izzo 5 (1′ st Criscuolo sv; 11′ st Punziano 5,5), Di Nolfo 6,5, Carannante 5,5, Poziello R. 6,5; Mariniello 6, Majella 6,5 (21′ st Fummo sv). A disp.: Costagliola, Poziello G., Andreozzi, Esposito. All.: Carannante 5,5.
FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 6; Gioia 6, Di Giorgio 6,5, De Santo 6,5, Tarantino 6,5; Di Senso 7, Verdesca 7, Manzillo 6,5, Bocconi 5,5 (22′ st Fanelli 6,5); Del Prete 7,5, Chiesena 7 (49′ st Pioggia sv). A disp.: Masi, Marziale, Cocina, Di Sansa, La Neve. All.: Lazic 6,5.
ARBITRO: Fiore di Barletta 6.
RETE: st 48′ Del Prete.
NOTE: spettatori circa 200. Ammonito Punziano. Angoli 8-3 per la Sibilla. Recupero: pt 1′; st 5′.
BACOLI- I padroni di casa per dare una scossa alla classifica; gli ospiti per continuare ad abitare le zone nobili del tabellone. Con queste premesse si affrontano Sibilla Bacoli e Francavilla.
I rossoblu, chiamati all’ultima trasferta del girone d’andata, mirano a chiudere in bellezza il 2009, inanellando un altro successo dopo la vittoria contro il Matera. Alla fine ci riusciranno proprio all’ultimo assalto con il solito Del Prete, che regala ai suoi un Natale sereno. Lazic si affida al classico 4-4-2. Davanti a Di Vincenzo, la linea di difesa è costituita da Gioia e Tarantino che presidiano gli esterni, con De Santo e Di Giorgio coppia centrale. In mediana, davanti c’è Manzillo, affiancato dal giovane Verdesca; completano il reparto Di Senso a destra e Bocconi a sinistra. Davanti, Chisena fa reparto con Del Prete, eroe del derby con la sua doppietta. Medesimo schieramento anche per i flegrei, con Di Nolfo che, abbandonata la corsia destra di centrocampo, viene schierato in mezzo, a supportare il tandem formato da Majella e Mariniello. Primo tempo avaro di emozioni, con le due squadre che mirano più a coprirsi che a offendere. A rompere la noia del primo quarto d’ora, ci pensano i padroni di casa che si rendono pericolosi dapprima con Majella, che da calcio piazzato saggia i riflessi dell’estremo difensore sinnico, e poi con Raffaele Poziello, il quale, sugli sviluppi di calcio d’angolo, manca di poco la porta. Al 37′ è il turno del Francavilla. Da manuale del calcio lo scambio in velocità tra Di Senso e Del Prete, con conclusione di quest’ultimo che viene respinta a pugni chiusi da Iaccarino. È questa l’ultima emozione di una prima frazione che vede le due squadre guadagnare gli spogliatoi senza aver regalato particolari sussulti agli infreddoliti spettatori. Il copione della gara cambia nei secondi quarantacinque minuti. Già al 53′ i sinnici si rendono pericolosi con Di Senso che, rubata palla alla retroguardia campana, calcia di prima intenzione senza però inquadrare la porta. La Sibilla risponde tono su tono, e al 59′ sfiora il vantaggio. Cross in direzione di Di Nolfo, che mette di prima intenzione il pallone a centroarea, dove Mariniello, lasciato tutto solo dalla difesa avversaria, colpisce di testa senza però impensierire Di Vincenzo. Al 67′ Lazic decide di far entrare il baby Fanelli al posto di uno spento Bocconi. L’avvicendamento comporta un cambio di modulo nell’undici rossoblu, che passa a un più offensivo 4-3-3, con il nuovo entrato largo a destra, Chisena a sinistra e Del Prete punta centrale. Francavilla a trazione anteriore, che si rende pericoloso al 81′. Tarantino imbecca Chisena che, guadagnata palla sull’out sinistro, si accentra e lascia partire un poderoso destro, su cui è pronto Iaccarino ad abbrancare in presa. Un minuto dopo ci prova anche Del Prete che, servito magistralmente da un tocco vellutato di Fanelli, scocca un destro ad incrociare, che però conclude la sua corsa qualche centimetro sopra la traversa. La Sibilla, dal canto suo, ci prova con le ripartenze, ma l’attacco, orfan di Majella, uscito per noie muscolari, non riesce ad essere insidioso. Il Francavilla continua a macinare gioco in velocità, e al terzo dei cinque minuti di recupero concessi dal signor Fiore trova la rete del vantaggio. Angolo dal versante destro dell’attacco lucano, serie di batti e ribatti nell’area piccola, e zampata vincente di Del Prete, ancora a segno dopo la doppietta di domenica scorsa. Null’altro da segnalare nei restanti due minuti di gioco; il Francavilla chiude con una vittoria il 2009 e vola a quota 33 punti, mentre in casa Sibilla inizia a scottare la panchina di Carannante, giunto alla settima sconfitta consecutiva. Se alla squadra lucana saranno dati i due punto con il Fasano (reo di un errore nbei cambi degli under) significherebbe agguantare il secondo posto. Come dire sorico per un piccolo centro di poco più di cinquemila anime come Francavilla in Sinni.
Michele Mastrobuoni
MATERA-Ischia 5-0
MATERA (4-3-1-2) D’Angelo 6; Conte 6, Bartoli 6, Mazzoleni 6,5, Scudieri 6; Carretta 6,5, Ostaku 6 (12’ st Leta 6), Martone 6 (28’ Selvaggi sv); Logrieco 6,5; Albano 6, De Vecchis 7,5 (33’ Branda sv). A disp.: Dimola, Campo, Cusimano, Martinelli. All. Giusto 6,5
ISCHIA( 4-4-2) Calò 6 (1’ st Aiace 6); Impagliazzo 6, Di Meglio 6; Buono 5,5, Accurso 6; Trofa 6, Fermo 5,5, Sogliuzzo 5,5, Pezzullo 5,5 (33’ st Fondicelli sv) ; Piro 5,5 (7’ st De Stefano 5,5), Merolla 5,5. A disp.: Pilato, D’Ambra, Leone, Lauro. All. Monti 5,5
Arbitro: Di Stefano di Brindisi
Reti: 22’ pt, 35’ pt e 18’ st De Vecchis; 32’ pt Logrieco; 39’ st Mazzoleni
NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 600. Anmoniti: Ostaku e Martone del Matera; Di Meglio dell’Ischia. Angoli 4-3 per il Matera. Recupero: 1’ pt, 0’ st.
MATERA-Ti aspetti Albano, invece è De Vecchis a vestire i panni del mattatore con una tripletta, la prima della sua carriera. Sotto gli occi di Giuseppe Genchi (svincolato oltre che squalificato) in tribuna, il Matera chiude la pratica-Ischia con estrema facilità. La squadra isolana si presenta a Matera con nove under in campo invece di cinque, quindi si presume che sia un avversario facile da abbordare e Pino Giusto “risparmia” capitan Martinelli e Campo, tenendoli in panchina e schiera anche lui un under in più del regolamento, assegnando a Mazzoleni il ruolo di difensore centrale, una decisione in via sperimentale per eventuali esigenze future. Non è certo una novità che i centrocampisti diventino con l’avanzare dell’età dei difensori centrali e per uno come Mazzoleni che di appendere le scarpette al chiodo proprio non vuol saperne è senza dubbi una soluzione più che cavalcabile, visto che se l’è cavata benino. Ma è chiaro che al Matera il difensore centrale serva, come pure l’attaccante e magari un altro centrocampista perchè i cinque gol all’Ischia non fanno testo e non risolvono certo i problemi. Certo, dopo tre sconfitte in altrettante stagioni rimediate contro gli isolani in casa vincere è senza dubbi una cosa importante dopo una settimana di polemiche per il caso-Genchi. Matera veniva da due sconfitte in campionato e in effetti si è visto palese dall’inizio incerto e impacciato che mentalmente la squadra ha dei problemi. Magari degli innesti potranno dare verve e fiducia nel progetto. Perchè se il Matera rimane così some sta non andrà da nessuna parte.
LA GARA- Apre De Vecchis che deposita il pallone in rete dopo una percussione sulla destra di Carretta chiusa con un traversone perfetto per il compagno piazzato davanti all’ex Calò. Raddoppio al 35’ pt di Logrieco su calcio di punizione dal limite per atterramento di Albano. Tre minuti dopo il tre a zero di De Vecchis, scattato in sospetta posizione di fuorigioco, che mette la palla alla sinistra dell’incolpevole Calò in uscita. Ripresa che vede il Matera subito attivo con Calò che compie due veri miracoli prima su Carretta e poi negando la doppietta a Logrieco. Ma il quarto gol è nell’aria perché Albano ci prova da tutte le parti. Un tiro dal limite del bomber materano impegna Calò che si allunga e para, ma De Vecchis è appostato bene e insacca. Quinta marcatura del Matera ad opera di Mazzoleni che di testa trasforma in gol un traversone di Scudieri. Al 42’ st Albano (deluso per non essere riuscito a far gol) esce per infortunio alla coscia e il Matera chiude in dieci avendo già effettuato i tre cambi conquistando la seconda vittoria interna stagionale. Ora c’è solo da rinforzarsi con un giocatore per reparto per giungere ad Ostuni con rinnovato entusiasmo. Anche se la presenza di Genchi in tribuna potrebbe anche far pensare ad un ripensamento da parte delle due fazioni in contrasto.
Renato Carpentieri
pisticci-pomigliano 0-1
Pisticci (3-4-3) Marino 5,5; Di Maria 6, Malafronte 5,5 (9′ s.t. Polichetti 6), De Biasi 5,5; Basile 6,5, Guarino 5,5, Lottino 5,5, Pietrafesa 5,5; De Nittis 5,5 (36′ s.t. Gambino s.v.), Truglio 5,5, Farinola 5,5.A disposizione: Maida, Santarcangelo, Genovese, Fortunato R., Masiello.All.: Arleo
Pomigliano (4-4-2)Sorrentino s.v.; Lomasto 6, Rea 6, D’Arienzo 6, Iervolino 6; Giliberti 6 (45′ s.t. Nicoletti s.v.), Di Domenico 6,5, Mollo 6, Guadagno 6 (28′ s.t. De Marco); Auricchio, D’Avanzo (36′ s.t. Lo Coco).A disposizione: Violante, Mauro, De Santo, Alizzi.All.: Corino
Arbitro: Lemma di Barletta
Rete: Di Domenico 16′ p.t.Ammoniti: Lottino, D’Avanzo. Espulsi: Lottino, Lomasto. Recuperi 1′ e 8′. Angoli 0 – 7 per il Pomigliano. Spettatori 250 circa. Giornata fredda. Terreno in condizioni discrete.
Un Pisticci imbottito di under e praticamente senza rosa perde solo per 1-0 lo scontro diretto con il Pomigliano.
I campani approfittano della situazione interlocutoria dei gialloble che ad inizio settimana avevano smantellato la squadra con la prospettiva di puntare tutto sulla lunga pausa di metà stagione e ricostruire un organico in grado di cercare la salvezza a partire dal prossimo 17 gennaio.
Impossibile chiedere di più, dunque, alla squadra di Arleo che manda in campo otto under ed in panchina porta la juniores (fatta eccezione per il rientrante Polichetti, il neo acquisto Gambino ed il secondo portiere Maida).
Dei titolari giocano solo Di Maria, Malafronte (tra l’altro in pessima condizione e sostituito), Guarino, De Biasi ed il portiere Marino.
Lupacchio e Cazzarò sono infortunati. Lavecchia è squalificato.
Viste le premesse la sconfitta per 1-0 è più che onorevole, anzi, nella fase finale, il Pomigliano, che trova un gol episodico e fa pochissimo per chiudere la partita, va in apprensione e non rischia di subire il pareggio solo perché l’avversario è così inconsistente da non riuscire nemmeno a mettere insieme due passaggi sensati consecutivi.
L’impressione, insomma, è che il Pomigliano potesse vincere soltanto contro questo Pisticci.
E’ forte, pertanto, il rimpianto per non essere riusciti a sistemare l’organico in funzione di questa gara.
L’epurazione di inizio settimana, infatti, è sensata per quelle che sono le intenzioni della dirigenza, solo che forse andava fatta prima.
Probabilmente l’esitazione conseguente alla gara di Torre del Greco, dove il Pisticci aveva perso senza sfigurare, non ha giovato.
Mandare a casa otto giocatori con 15 giorni di anticipo rispetto alla data in cui il maxi taglio è stato effettivamente operato avrebbe potuto creare le condizioni utili ad avere già ieri un gruppo più competitivo.
Si è scelto di puntare tutto sul girone di ritorno, ma sarebbe stato più opportuno ragionare nell’ottica di farsi trovare pronti per lo scontro diretto con i campani, che sono apparsi squadra modesta, contro cui bisognava fare di tutto per prendere i tre punti.
La gara è tutt’altro che bella. Si gioca nel gelo, per la temperatura anche al disotto dello zero, del “Michetti” e le occasioni arrivano con il contagocce.
Al 14′ Truglio, inventato attaccante, spara alto una punizione dalla distanza.
Un minuto dopo, sempre su punizione, replica Auricchio, indirizzando la sfera all’incrocio dei pali, ma Marino ci arriva e devia in corner.
Proprio sul conseguente tiro dalla bandierina, la difesa respinge corto e sulla sfera si avventa Di Domenico che scarica a rete: il tiro è centrale, ma prende forza accompagnato dal vento, Marino non vede partire la sfera e si fa sorprendere incassando il gol partita.
Al 41′ Auricchio approfitta di un errore difensivo di De Biasi, sfugge in contropiede, ma trova Marino pronto a chiudere.
Nella ripresa Auricchio ci prova di testa, ma spedisce a lato. Guarino replica dalla distanza, senza trovare la porta.
Al 41′ Lo Coco sfiora il palo a destra di Marino, poi allo scadere Truglio non sfrutta due buone occasioni. Per il tecnico Gigi Corino, ex Matera, c’è un esordio in panchina con una vittoria ma di certo non si può dire che il Pomigliano abbia fatto sfracelli.
Curiosità: nella ripresa l’arbitro Lemma ha concesso un maxi recupero dopo che, nel primo tempo, era stato costretto a ricevere cure mediche per un taglio alla fronte, dovuto ad un impatto fortuito con un calciatore. La ferita ha richiesto cure anche nella ripresa.
In entrambi i casi il match ha subito alcune interruzioni.
Roberto D’Alessadro
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