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Il rischio che il voto alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Calabria possa subire interferenze per il voto di altri schieramenti sul candidato considerato più debole tra quelli del Pd «non è lontano. Alcuni amici di Reggio Calabria me lo hanno già detto». A dirlo è stato il presidente della Regione, Agazio Loiero, intervenendo ad una iniziativa durante la quale gli sono state consegnate le firme di 4.000 donne a sostegno della sua candidatura. Alle primarie, in programma il 10 gennaio prossimo e previste da una legge regionale, parteciperanno quattro candidati del Pd, Agazio Loiero, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, la parlamentare Doris Lo Moro, ed il consigliere regionale Brunello Censore. «Avremmo voluto – ha detto Loiero – che le primarie fossero aperte a tutta la coalizione con candidati anche di altri partiti. Speriamo che la nostra battaglia riesca a trasformare questo mondo. E per come si sono messe le cose, le primarie possono comportare dei rischi. Si faccia il caso che il centrodestra, che ha già scelto il proprio candidato mentre noi dovremo attendere il 10 gennaio, identifica in uno dei candidati la parte più debole, ci può essere un afflusso di massa alle urne. È un rischio che dobbiamo tener presente e che non è lontano». Contro tale rischio, ha evidenziato Loiero, la legge regionale sulle primarie può fare poco. «Nel regolamento – ha spiegato – è previsto che alla fine, superando il problema della privacy, siano pubblicate le firme di coloro che vengono a votare».

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