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Il Gip di Reggio Calabria ha archiviato l’accusa di concussione a carico della parlamentare del Pd Doris Lo Moro, segretario della commissione Affari Costituzionali della Camera, e relativa alla sua attività di assessore regionale alla Salute in Calabria.
A comunicare la decisione del magistrato è la stessa parlamentare. «Com’è noto – scrive l’on Lo Moro – a fine gennaio 2009, avendo ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Reggio Calabria, l’ho reso pubblico anche al fine di rendere noti i fatti che mi venivano contestati come ex assessore alla sanità (legati ad un contrasto tra le farmacie e l’allora direttore generale dell’ASL n. 11, dimessosi in data 7.02.2007). Dopo la conferenza stampa del 26.01.2009, indetta per chiarire i termini della vicenda, non sono tornata sull’argomento, mantenendo l’atteggiamento riservato concordato con i miei avvocati, prof. avv. Paola Severino ed avv. Angelo Nanni. Sono stata successivamente interrogata dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – aggiunge – e in tale sede ho contestato i fatti, prospettandone e documentando ampiamente una diversa ricostruzione. Ho ritenuto di difendermi nel merito dalle accuse dell’allora direttore generale dell’ASL n. 11, Lidia D’Alessio, pur essendo consapevole che la discussione mal riferita dalla stessa si era svolta a Catanzaro e non a Reggio Calabria e che sempre a Catanzaro la D’Alessio aveva anche presentato le sue dimissioni. Per completezza di informazione, – aggiunge la parlamentare del Pd – assolvendo anche in questo caso al dovere di trasparenza che appartiene a chi svolge ruoli pubblici, informo che, a seguito di richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria in data 23 luglio 2009, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, con provvedimento in data 20 ottobre 2009 (prot. 3755 R.G.G.I.P.) ha disposto l’archiviazione del procedimento. Discuterò con i miei avvocati nelle prossime settimane – conclude l’on. Lo Moro – se e quali iniziative intraprendere contro chi, con le sue dichiarazioni, ha causato l’avvio a mio carico di un processo che, nonostante l’enorme carico di lavoro degli uffici giudiziari di Reggio Calabria, è stato definito tempestivamente, e, a suo tempo, renderò pubbliche le determinazioni che assumeremo».
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