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di MARGHERITA AGATA
Era uscito di casa per dedicarsi al suo lavoro-passatempo nel podere dove coltivava qualche albero di ulivo, ma il destino ha voluto che fosse il suo ultimo giorno. Pensare che era il suo secondo appuntamento con l’estrema sorte. Un anziano di 74 anni, Luigi Marone, presumibilmente colpito da malore, è morto nel primo pomeriggio di ieri a Ferrandina. La salma dello sfortunato vecchietto è stata recuperata con molta difficoltà da una squadra di specialisti del Saf (Soccorso alpino fluviale) dei Vigili del fuoco, che hanno lavorato per circa quattro ore al buio, in un profondo crepaccio di località “Cirallo”, vicino la strada provinciale che collega Ferrandina con San Mauro Forte. Probabilmente l’uomo è caduto dalla scala, in seguito all’improvviso malore. L’attrezzo, infatti, è stato ritrovato ancora appoggiato a una pianta di ulivo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Ferrandina e i vigili urbani, allertati dai familiari che non lo vedevano tornare dopo il tramonto. Pensare che l’anno scorso, poco prima di Natale, Luigi Marone incrociò per la prima volta la morte, quando mentre con il motocarro si recava nel suo podere, lungo la salita che conduce al centro abitato, fu speronato violentemente da un’auto. L’anziano fu sbalzato fuori dall’abitacolo e catapultato nella cunetta. Se la cavò con qualche contusione, ma rimase vivo. Evidentemente era destino, perchè quest’anno, alla vigilia dell’Immacolata, la morte lo ha raggiunto. Al momento in cui andiamo in stampa, le ipotesi più accreditate sono state che l’uomo, del quale i parenti non avevano notizie dalla mattinata, sia caduto accidentalmente nel vuoto mentre raccoglieva le olive. L’allarme è scattato intorno alle 16, ma la salma è stata recuperata poco prima delle 20, alla luce delle fotoelettriche. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del servizio 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo.
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