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I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Castrovillari, agli ordini del tenente Vincenzo Pappalardo, hanno eseguito tre provvedimenti cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata «Game over».
Le manette sono scattate ai polsi dei conviventi Giuseppe Impieri, 30 anni e Simona Cantore 27, entrambi di Castrovillari, e di Marco Antonio Macrino, diciottenne di Morano Calabro.
Le indagini sul caso sono scattate a febbraio in seguito al ritrovamento, all’interno di un’abitazione abbandonata del centro storico di Morano, di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti di vario genere, tra cui 130 grammi di hashish e 50 marijuana già divisa in 25 dosi.
Insieme alla droga c’erano anche un bilancino di precisione e un libro mastro coi nomi dei «clienti».
Il deposito, formalmente di proprietà di un altro diciottenne di Morano Calabro, O.V., la cui posizione è al vaglio della magistratura, era però nella disponibilità del Macrino. Gli investigatori, coordinati dal capitano Sabato Santorelli, hanno avviato intercettazioni telefoniche e pedinamenti che hanno consentito di ricostruire diverse cessioni di stupefacente da parte di Macrino a Morano, successivamente appurando anche il ruolo di Impieri e Cantore che invece, secondo l’accusa, rifornivano i ragazzi di Castrovillari. A carico di questi ultimi due sono stati eseguiti una serie di ulteriori riscontri che hanno permesso il sequestro di circa 10 grammi di hashish e svariati bilancini di precisione.

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