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di LUIGI DE MAGISTRIS
La Calabria potrebbe trovarsi ad una svolta. Le prossime elezioni regionali possono essere il mezzo per rendere i calabresi onesti protagonisti del loro destino. Senza deleghe, senza attendere Roma. I calabresi hanno l’occasione per dimostrare di potersi emancipare da soli, ne hanno le capacità, le qualità e, se vogliono, anche le passioni. Senza passione civile la lotta per i diritti diventa un vacuo esercizio di simbolismo rappresentativo. Non è il momento delle mere testimonianze, è l’ora di una rivoluzione delle coscienze, dei cuori e delle menti. In Calabria siamo in emergenza democratica, ancora maggiore di quella che si registra nel resto del nostro Paese. In Calabria la massomafia governa parte significativa della cosa pubblica. La confusione tra controllori e controllati è spesso totale. Criminalità organizzata e politica dominante hanno stretto un patto di ferro – che li rende un’unica cosa – per la gestione della spesa pubblica (in tutti i settori della vita economica), del lavoro (con consequenziale controllo del territorio) e del voto. Il potere dominante della borghesia mafiosa rende i calabresi onesti vittime di un sistema che soffoca le libertà, opprime il futuro e lascia i giovani senza speranze per il futuro. In compenso, arricchisce i prenditori che ingannano facendo finta di perseguire interessi collettivi. I calabresi dal volto onesto e dalla coscienza pura debbono opporsi al sistema castale del loierismo e del gasparrismo, degenerazioni partitiche che comandano decidendo il futuro dei calabresi nei salotti del potere per perpetrare interessi privati e degli amici degli amici. E’ venuto il momento della rivolta dei buoni. E’ venuta l’ora di impegnarsi tutti per cambiare questa straordinaria terra. Abbiate il coraggio del protagonismo, nelle forme individuali ed in quelle associate. La candidatura di Pippo Callipo alla presidenza della Regione è una grande occasione, è un forte segnale. Un esponente della società civile che nella vita ha dimostrato da che parte stare. Contro la mafia, soprattutto quella della penna, quella dei salotti, quella delle stanze del potere regionale, quella della collusioni istituzionali. Non lasciamolo solo. Aiutiamolo in questa ardua avventura. Egli si rende protagonista di un cambiamento per consentire ai calabresi onesti di divenire, a loro volta, protagonisti diretti del loro destino. Per restare in Calabria, senza fuggire, da protagonisti e non da spettatori di un teatro del potere che vuole soffocare le speranze di chi ama questa terra. Non perdiamo questa occasione storica. Costruiamo intorno a Pippo Callipo l’alleanza delle migliori energie di questa terra. Senza steccati ideologici. Italia dei Valori sta facendo la sua parte; vuole divenire, sempre più, un grande partito – che ha nella Costituzione la parte centrale del suo programma – ed anche uno strumento per dare voce, mezzi e possibilità ai calabresi di valore. Noi puntiamo sui calabresi di valore. In questo progetto non contano le tessere, ma le idee, la passione, l’onestà, il coraggio, la determinazione, la volontà di riprendersi la Calabria. Speriamo che il meglio della società civile calabrese ed il meglio della politica calabrese vogliano unirsi a noi per cambiare questa regione. Rompete con la vecchia casta politica – così profondamente trasversale da divenire un cancro mortale per il midollo dei calabresi – ed insieme cambiamo questa Regione. Aiutiamo Callipo a vincere questa sfida per una Calabria pulita e coraggiosa. Un’altra Calabria è possibile. Una Calabria che lotta per i diritti, in primo luogo dei più deboli. Una Calabria che rompe ogni legame con il crimine organizzato. Una Calabria più sicura. Una Calabria in cui si realizzi uno sviluppo economico che esalti la straordinaria bellezza di questa terra e dia lavoro aumentando la qualità della vita. La Calabria è dei calabresi onesti, di quelli che amano questa terra. Non cedete al ricatto degli usurpatori del potere, non piegate più la schiena, ribellatevi. Non cedete ai prenditori del vostro futuro; nella vita conta guardarsi allo specchio con dignità e non vergognarsi quando la mattina ci si lava il viso. Penso al mondo delle associazioni, laiche e cattoliche, alla parte migliore della sinistra, alle tante persone perbene dell’aera moderata e della destra che non tollerano più i soprusi messi in atto da giunte alla Chiaravalloti o alla Scopelliti che altro non è che lo strumento per far governare il peggio delle forze politiche calabresi. Non credo che la Calabria meriti più di essere umiliata. Adesso abbiamo l’occasione per cambiare. Si hanno gli strumenti. Un domani non sarà giusto sentire che non vi sono state alternative al cambiamento. Con la volontà e la determinazione, soprattutto se si mette in moto il popolo dal pensiero critico, il regime delle massomafie potrà crollare e sbriciolarsi cedendo il posto al fresco profumo di libertà che insieme porteremo – nelle città e nei paesi, nelle comunità di mare e di montagna – con le gambe ed il cuore del cambiamento.
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